Salerno: Celano su vicenda Crescent

Le dichiarazioni dell’Assessore De Maio e del Sindaco De Luca, indiscusso leader europeo nel taglio del nastro di ciò che non c’è, appaiono paradossali. E’ del tutto evidente, infatti, che parte lesa della incresciosa vicenda di piazza della Libertà sono unicamente i cittadini di Salerno e non certo l’Amministrazione Comunale che, al contrario, è proprio essa responsabile nella persona del Sindaco incompatibile, Assessore ai lavori pubblici “fallito” e Viceministro fantasma. E’ atto vile tentare di scaricare ancora una volta su altri e, nella circostanza, su tecnici e collaboratori ogni responsabilità di errori gravi e marchiani che sono conseguenza di un clima “equivoco” e  poco chiaro che trova origine in rapporti “bizzarri” tra titolari di imprese con ruoli politici e Sindaci che fanno i tecnici. E’ notorio, del resto, che nulla si “muove” al Comune che il Primo Cittadino illegale (in quanto incompatibile) non sappia o non voglia. Che De Luca “non poteva non sapere” è cosa nota ed ovvia che rende ancora più disgustoso il vile tentativo di scaricare sui tecnici e i dipendenti tutte le responsabilità. Fa specie, invero, che quando si conseguono risultati apprezzabili il merito è di uno solo, nel mentre responsabilità negative e colpe  sono paradossalmente imputabili ad altri. Anche in questo caso, come sempre, tutte le scelte le ha fatte il Sindaco incompatibile, Assessore ai lavori pubblici “fallito” e Viceministro fantasma, a partire dal primo tratto di penna e  fino all’ultima pietra dell’ennesima opera incompiuta. Non sfugge che filmati di emittenti televisive documentarono perfino il momento della scelta della pavimentazione in pietra, costata svariati milioni di euro alla comunità ed oggi totalmente distrutta o da distruggere ed appaltata  in pratica senza ribasso. Né sfugge che anche “noti” project manager “presenti” in svariati cantieri pubblici e privati della città hanno asserito che per la piazza si interfacciavano direttamente con il Primo Cittadino. A prescindere dalle svariate responsabilità politiche e non solo, l’auspicio è che il manufatto possa essere rapidamente completato, anche per restituire il maltolto ai cittadini e l’atteso parcheggio sottratto alla città.  Le prime fasinon fanno ben sperare in virtù delle  perplessità che “aleggiano” sulla adeguatezza della dotazione di strumenti  necessari da parte della “nuova” impresa, per cui non vorremmo che la farsa continui per diventare “tragedia”….