Badanti crescono!

di Rita Occidente Lupo

Nel 2001, all’incirca 1 milione: oggi, 655.000 in più, con un incremento del 53%. Più di quattro quinti, donne: solo il 17,6% di sesso maschile. Il 77,3%, straniero, per lo più rumeno, scalzando ucraini, filippini, moldavi, marocchini, peruviani, polacchi e russi. Gl’ italiani, poco più del 22%, ma nelle regioni meridionali, s’ arriva anche al 36%. Vari elementi concorrenziali alla proliferazione di tale mercato: l’invecchiamento della popolazione, la frammentazione del tradizionale modello familiare italiano, la tendenza alla de-ospedalizzazione a favore delle terapie a domicilio. Previsto un incremento degli attuali collaboratori a 2.150.000, nel giro di un triennio,  con un ampliamento di mezzo milione di posti di lavoro. Tale mansione, esente da specifico titolo di studio, attualmente rivisitata. Solo il 14,3% dei badanti ha seguito un percorso professionale, mentre il 71%, per pura necessità economica, per cui senza un rapporto di lavoro regolare. Nel tempo, però, questo mercato ha preso corpo: il 70% considera tale occupazione, stabile e solo il 16% sta cercando un lavoro più soddisfacente; in tal modo rivendica diritti professionali, con tanto di ferie, liquidazione, malattia e tredicesima.