Salernitana: Esposito ultimo arrivo, non esclusi altri rinforzi

Maurizio Grillo

“Per il momento stiamo bene così, ma se dovessimo trovare la giusta occasione non ci tireremo indietro”. E’ questo il pensiero della società sul centrocampo granata dopo la chiusura dell’affare Esposito. Come a dire, era quello il tassello che ci mancava, ma le sorprese potrebbero non essere finite, in quanto Lotito è abituato a piazzare un affondo negli ultimi giorni di mercato. Con Esposito prende forma il centrocampo della Salernitana: in un’ipotetica linea a tre, l’ex Gallipoli sarebbe il regista, Montervino la mezz’ala destra e Volpe quella a sinistra. Capua e Nalini le prime alternative, con tante variabili legate al cambio di modulo. In caso di inserimento del trequartista, Sanderra avrebbe solo l’imbarazzo della scelta tra Grassi, Mounard e lo stesso Foggia. Foggia che può giocare sia da ala che da esterno nel 4-2-3-1, dove Montervino ed Esposito resterebbero arretrati e Volpe e Foggia (insieme ad uno tra gli elementi di fantasia che faticano a trovare spazio nel 4-3-3) andrebbero a sostenere l’unica punta. Con il 4-4-2, invece, aumentano le percentuali per Nalini e Gustavo, ma di nuovo la fantasia (o una prima punta se Foggia viene avanzato) resta fuori. Il modulo è la chiave per comprendere come si completerà il mercato granata che attende di rifinire la rosa in tutti i reparti, prima dell’ok per le manovre in uscita. Esposito manda definitivamente in archivio le piste Sacilotto e Carrus (il primo resta in Brasile, il secondo a Frosinone) ma non quella Perpetuini. Il classe ’90 impiegherebbe due ore a raggiungere Salerno da Roma, ma lo farà solo dopo la cessione di Zampa, su cui è tornata forte la Pro Vercelli. In questo senso punti interrogativi sorgerebbero in caso di permanenza di Zampa (che andrebbe incontro ad una nuova stagione fuori dall’undici base, almeno all’inizio) che bloccherebbe a Formello uno dei migliori nella passata stagione. A centrocampo il discorso potrebbe non essere chiuso, ma la premessa è d’obbligo: ogni nuovo arrivo comporta un’impennata nelle percentuali di “tagli” in attacco (per una questione numerica) e una rinnovata competizione che mette in discussione tutti gli effettivi, compreso capitan Montervino. La società ha infatti lasciato intendere che l’operazione regista era indipendente da quella per portare a Salerno un altro elemento, ed i nomi che circolano sono quelli di Manuel Mancini (su cui Lotito non intende arrendersi) e Giuseppe Russo, altro “esubero” del Verona. Due mezze ali che innalzerebbero – oltre che il tasso tecnico – anche l’imbarazzo al momento di scegliere la formazione titolare, ma che metterebbero al sicuro la Salernitana da ogni emergenza infortuni/squalifiche. Staremo a vedere, anche se l’avvicinamento di Mancini al Bayern Monaco ha il sapore dell’addio, ma ragionamenti simili erano stati fatti anche quando sembrava imminente l’offerta del Benevento. L’impressione è che Lotito non si arrenderà fino a quando non avrà letto l’ufficialità della cessione di Mancini a terzi. In attacco tutto si lega al modulo, ma anche alle condizioni di Mendicino, che ancora non è pronto per il primo allenamento. Dovesse giungere un esterno offensivo, è Ricci il principale indiziato, mentre giorno dopo giorno si allontana il nigeriano Agodirin, pista troppo onerosa per un calciatore che non partirebbe tra i titolari, dopo l’arrivo di Foggia. Sarà sempre il modulo a stabilire chi tra Mounard, Grassi e Topouzis dirà addio alla Salernitana. I primi hanno una situazione simile, con la differenza che Mounard è maggiormente adattabile ad esterno offensivo. Difficile per entrambi trovare acquirenti: su Grassi è vivo l’interesse del Pontedera che a fine agosto non ha ancora ufficializzato il suo sostituto, ma l’operazione va in porto solo se la Salernitana farà un sacrificio economico. Dopo l’esito non incoraggiante dell’esperimento che ha visto Ginestra ala, torna d’attualità la questione della convivenza tra il “Cobra” e Guazzo che porta Topouzis ad essere la terza punta centrale. Il greco, in caso di offerte, partirà negli ultimi giorni di mercato, quelli appunto destinati alle cessioni. Novità attese anche dal pacchetto arretrato: la Salernitana dovrebbe completare il roster dei 5 centrali con il lituano Vilkaitis dalla Lazio (’93) che prenderà la casella lasciata libera da Giubilato, mentre il prossimo ad essere ufficializzato potrebbe essere il terzino sinistro che proverà a mettere pressione a Piva. Rizzi e Tomi aspettano una chiamata, Gianmarco Carta (’91) che è in gruppo da tre settimane, pare però il favorito. Potrebbe giungere in autunno, invece, il terzo portiere, da scegliere con cura sul mercato degli svincolati. La Salernitana prende forma, passo dopo passo, si può anche provare ad ipotizzare un undici base con Iannarilli tra i pali, difesa con Molinari e Siniscalchi (Tuia pronto ad insidiare entrambi) e Luciani e Piva esterni. Centrocampo con Esposito, Montervino e Volpe, attacco pieno di incognite, con Ginestra e Foggia in pole ed un’altra maglia da assegnare.