Salerno: “Medea, Il Sogno” conclusione “alla grande” “Il Gioco Serio del Teatro”

Conclusione alla “grande” per la Rassegna “Il Gioco Serio Del Teatro” ideata e diretta da Antonello De Rosa. Nella suggestiva location della Chiesa dell’Addolorata, nel Complesso Monumentale di Santa Sofia, verrà messa in scena sabato 20 e domenica 21 luglio “Medea: Il Sogno”, riscrittura di Antonello De Rosa da Euripide e Seneca con tra gli altri, Patrizia Capacchione e Margherita Rago.“Le sfaccettature del personaggio – spiega il Regista, Antonello De Rosa – sono tante e tali che Medea può essere vista, di volta in volta, come feroce e vendicativa assassina, come vittima di pulsioni interne incontrollabili, o anche come moglie così addolorata per l’abbandono del marito da arrivare a perdere ogni raziocinio. Tutti passano dalla Porta Antica che conduce alla soglia del baratro del proprio infinito esistenziale e della propria oscurità interiore. Il racconto si dipana attraverso una serie di visioni mentali interne al pensiero di lei; come prospettive lontane nel tempo ma molto vicine. Troppo vicine. “Un sogno troppo reale”.Medea, circondata, invasa dalle sue continue visioni notturne, premonitrici, con il tutto che ancora deve accadere, e che, eppure sembra già accaduto. Purtroppo.Un deserto reale e metaforico che è anche diaspora, solitudine, abbandono; un deserto pettinato da caldi e voluttuosi venti che stravolgono paesaggi, sconvolgono gli animi, diffondono voci e seminano tormenti.  Latrati ora capaci di richiamare e riportare al calore di casa, ora di respingere e terrorizzare.  E anime. Anime storpie che dentro a un deserto si muovono, nei venti si inseguono, tra i latrati si ascoltano. Ecco “Medea: Il Sogno.”