Regione: Morrone “Ma Caldoro lo sa che ha già comprato tutto?”
Dai quotidiani in edicola lo scorso 12 luglio abbiamo appreso che la Regione è intenzionata a finanziare, con 5 milioni di euro, un piano per contrastare il rogo di rifiuti tossici che avvelenano i territori della provincia di Napoli e Caserta. Tra le altre iniziative si pensa di dotare il territorio di impianti di videosorveglianza e di risorse umane preparate a fronteggiare l’emergenza incendi, nonché di un portale che possa garantire un’informazione costante e aggiornata sulle azioni di contrasto e governo del fenomeno dei roghi di rifiuti. Riteniamo che non ci sia nessuno in giro per la Campania che possa assumersi la responsabilità di dirsi contrario ad un’idea indiscutibilmente meritoria. C’è solo un problema che, forse, in buona fede o in malafede (ma non sarebbe meno colpevole), è sfuggito a Caldoro e all’intera Giunta regionale. La Regione è interamente proprietaria della SMA Campania, un’azienda che effettua prevenzione e antincendio boschivo e manutenzione delle aree montane e che ha dotato già l’intero territorio campano di telecamere e strumenti per la rilevazione del fuoco, nonché di un sistema di monitoraggio e controllo del territorio (D.S.S.). Tutto ciò, costato risorse pubbliche ingenti, non solo è divenuto proprietà della Regione Campania, ma l’insieme della strumentazione è gestita da sedi del medesimo ente, distribuite in tutto il territorio regionale, con personale proprio e della SMA. Aggiungiamo che a tutt’oggi la SMA è priva di qualsiasi missione e non sta svolgendo neppure quella più tradizionale di protagonista nella campagna antincendio boschivo, poiché il Presidente Caldoro non l’ha ancora avviata e non ha ancora reperito le risorse per finanziare un’azienda strategica. Siamo, perciò, rimasti molto stupiti nello scoprire l’intenzione, promossa con tanta enfasi della Regione, di spendere altri milioni di euro per realizzare ciò che è stato già acquisito in Campania, e da bel po’ di anni. Lo stupore è divenuto sospetto nel rammentare la situazione, allo stato senza uscita, in cui è confinata la SMA Campania e i suoi circa 700 dipendenti. Auspichiamo che nei prossimi giorni la Regione chiarisca meglio le sue idee sul contrasto al fuoco, boschivo e dei rifiuti, e avanzi una proposta di rilancio produttivo alla SMA, in grado di garantire una spesa delle risorse pubbliche efficace e non sprecona; innanzitutto utilizzando massicciamente gli investimenti tecnologici già fatti e senza riacquistarli nuovamente. Se questo non avverrà, come cittadini prim’ancora che come sindacalisti, ci è fatto obbligo, civile e morale, di denunciare alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica ogni azione distorsiva delle finalità delle pubbliche risorse.
I delegati della RSA
Fausto Morrone
Roberto Iavarone