Cava de’ Tirreni: “Città Unita” lettera aperta alle autorità

A seguito delle ultime notizie di cronaca che hanno raccontato di nuovi inquietanti episodi di criminalità verificatisi nel comune di Cava de’ Tirreni (SA), si ha  la netta impressione che tutto quello che sta accadendo segni la totale latitanza del comando dei vigili urbani che privo di direttive non collabora  con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale che fanno al massimo il loro dovere. Difatti  il Corpo della Polizia Locale di Cava de’ Tirreni, —per assenza di azioni di comando, ovvero di quel complesso di atti con cui  chi è investito della responsabilità di superiore  tende a raggiungere, attraverso i propri dipendenti, le finalità del servizio, – e l’incapacità delle stesse di garantire la libertà dei cittadini che si sentono abbandonati e quindi insicuri,– e’ da circa tre anni totalmente allo sbando. La vita commerciale va spegnendosi e intere zone delle frazioni sono contrassegnate dalla desertificazione di centinaia di negozi teatro di un progressivo dilagare di furti, attività di spaccio e varie forme di vandalismo contro beni pubblici e privati.La gente ha paura di uscire di casa perché teme i furti negli appartamenti; la città, poi, è costellata di discariche a cielo aperto che proliferano grazie anche ad una mancata vigilanza. Le poche telecamere installate in città, di cui gran parte distrutte dal vandalismo o non funzionanti, non garantiscono quel controllo capillare atto ad impedire che vengano commessi reati di ogni genere che mortificano e rendono insicure le nostre strade. Sin dal 2010,– anno di insediamento dell’attuale Amministrazione comunale,– questa tendenza dei nostri quartieri e frazioni a divenire insicuri è andata rapidamente inasprendosi  per  l’assenza di un vero comandante della Polizia Locale, ieri diretto da una dirigente dei servizi sociali, oggi, provvisoriamente diretto da un ingegnere edile, ottimo come ingegnere, –ma, non per sua colpa,  ma del sindaco, dei tre assessori delegati alla sicurezza, più un consigliere delegato alla protezione civile a mezzo servizio!!–, inadeguato al ruolo che in passato è stato ricoperto da

militari provenienti dall’esercito, dalla polizia e dai carabinieri, corpi questi si idonei a dirigere uomini, come i vigili, armati,– . Che confusione , che disordine, che armata Brancaleone! Urge il Vostro immediato, efficace, competente intervento Sig. Prefetto per far cessare questo sconcio immeritato per una cittadina in passato modello di civiltà , cultura, turismo, commercio e sicurezza. Un sindaco già di per se organo di sicurezza, tre assessori più un delegato a mezzo servizio, che contemporaneamente si occupano della sicurezza in città, dando luogo a confusione, conflittualità nelle decisioni e negli indirizzi politici. I progressi tecnologici devono essere messi a disposizione per una risposta efficace a insidie sempre più feroci ed aggressive che minacciano la vita quotidiana delle famiglie e degli operatori commerciali, i quali, ai morsi della crisi congiunturale, vedono aggiungersi la vessazione della condizione in cui si ritrovano, in quanto soggetti fortemente esposti alle più varie tipologie di crimine. Tanto premesso, mi rivolgo a Lei sig. Prefetto, nella sua qualità di Presidente del Comitato per l’ordine  e la sicurezza pubblica e alle altre autorita’ in indirizzo per quanto di loro rispettiva competenza perché è necessario mettere in campo al più presto le soluzioni più idonee a ristabilire i principi di legalità violati e a restituire al vivere del nostro territorio e allo stato d’animo di coloro che vi abitano e lavorano la giusta serenità che essi meritano. Certo di un sollecito concreto riscontro, porgo deferenti ossequi.

 avv. Marco Senatore consigliere comunale associazione “Città Unita”

avv. Alfonso Senatore presidente Associazione “Città Unita”