Mercogliano: “Arte in Paradiso” solidarietà ai piccoli argentini delle discariche

Con entusiasmo salutata “Arte in Paradiso” collettiva voluta dall’ As.Mu.Do – Pace e Giustizia (Associazione multi-etnica di donne per la pace e la giustizia, onlus)  presieduta da Gladys Mabel Cantelmi. La onlus promuove l’arte, la cultura, lo spettacolo, l’ integrazione sociale, le pari opportunità, con iniziative ed eventi solidali verso i più deboli nel mondo, nello specifico i bambini denutriti di Tucumàn, che sopravvivono nei pressi della discarica pubblica.  La kermesse, inaugurata dal direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo ha criticamente illustrato le opere di: Stefania Salese, Vincenzo Matarazzo, Rosa Zuppa, Adalgisa Santucci e Gladys Mabel Cantelmi. Pittura, scultura e oggettistica d’arte, nel  raffinato ambito dell’hotel HEAVEN di Mercogliano, gestito dal proprietario Marco Spezia, a pochi passi del conosciutissimo santuario di MonteVergine, sede di assidui pellegrinaggi. Nell’eccellente struttura, genuina gastronomia con prodotti tipici locali, benessere e relax!  Sul taglio del nastro, la donazione di un’opera per l’asta della Cantelmi. Nata a Buenos Aires, la maturità spirituale dell’artista  tesa ad una continua ricerca della sua propria identità: di qui il personalissimo filone, l’ultrarealismo. Numerosi encomi alla carriera e prestigiose menzioni. Nel 2010, in qualità di artista ufficiale  al “Paestum Wine Festival”. A Roma, nel 2011, unica artista a rappresentare l’Argentina   durante “I mondi a Roma” . Numerose sue opere all’estero, tra il plauso della critica contemporanea. La kermesse, che chiuderà i battenti con la serata di gala di beneficenza domenica 23 giugno, alle ore 20,00, vedrà l’esibizione di ballerini di danze caraibiche  con BRENDA & friends e donazione del ricavato asta  al Centro Integral del Nino di Tucumàn, Argentina, dove i figli dei “cartoneros”  accolti e curati. “Una mostra che vede vari stili e diverse tecniche a confronto- ha commentato il direttore Lupo- con un susseguirsi di tonalità cromatiche, tra il tocco di squisita femminilità, la Zuppa con la sua rosellina in calce ad ogni opera. La fucina ideativa parte da foto, ricordi, diari di viaggio, esperienze, tra lacerti di memoria, che l’artista coagula in modo spontaneo e personale, assecondando il suo solo sentire. La fruizione, immediata! Per la Cantelmi, è l’azione che domina su enormi campiture, che in un solco surreale, inseguono talvolta forme, per fondersi in un dualismo tra ascendente ed immanente. L’abilità cromatica, rende duttile la materia che, anche attraverso i materiali più rigidi, rimandano espressività scultorea. Sicuro il possesso artistico: alle spalle, impalcatura accademica, anche se la sperimentazione bypassa la materia stessa. Non casuale la scelta cromatica, che usa la tavolozza in sintonia emotiva. Banditi chiaroscuri e colori complementari,  toni accesi, a rimandare vitalità. Le opere, allestite sapientemente nella struttura alberghiera, ben incastonate nell’ampio salone, in una location che immersa nel verde, rimanda la prospettiva giusta, per saper concedersi pause di rilassante relax in ogni tempo!

 

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