Cristiani in politica, alta forma di carità
In politica, il cristiano, per esercitare la più alta forma di carità! Le parole di Papa Francesco nei giorni scorsi, ai giovani come futuro generazionale. Un invito, a non lavarsi le mani dalle responsabilità che la scena sociale ogni giorno comporta. Ma anche la consapevolezza che le decisioni importanti, quelle che transitano sui nervi vibranti di chi invoca lavoro o cerca pane, sull’impegno dei singoli. Troppo spesso affidati al caso o sfiduciati nel guardare lontano. Un presente che sconcerta chi nella Prima Repubblica aveva guardato anche all’ideale sturziano attentamente, trincerandosi dietro uno scudo che in nome della croce, portava avanti valori cattolici, recuperando quell’atavica immagine di un’Italia “terra di pescatori…e di santi!” Senza, peraltro, chiedersi fino a che punto quel costantiniano ‘”In hoc signo vinces” consenziente dinanzi a stupri e vendette personali. Ladrocini ed opportunismi. Mistificazioni pentapartitiche ed orrori brigatisti. La politica odierna, col quadro arzigogolante d’alleanze e litigi, indecisioni e compromessi, non lascia intravedere uomini nuovi, per una terra nuova! Sembra che tutto vada a rotoli, in questo bislacco terzo millennio, che non recupera più “Dal dì che nozze, tribunali ed are!” O, meglio, rivisita nozze in chiave di diritti omo, attende con sfiducia, la giustizia umana e scardina dagli altari il sacro, nella sua pietas più autentica! In tale scenario il cristiano, nella fossa dei leoni furiosi: ogni nuova epoca, porta in nuce vecchi fermenti e nuovi risvolti, segnando il passo d’innovativi processi, che destabilizzano equilibri e principi. Vittime, le anime più sensibili che come Foscolo o Tasso, vivendo a cavallo di due epoche, incapaci di detenere un equilibrio per affrontare nuovi tempi. Quanto sta succedendo anche al nostro, che ogni giorno vede scene criminose sempre più furibonde nel tingere la cronaca d’angoscia. Eppure, in questo millennio, Papa Francesco, segno tangibile di una Provvidenza che ancora scorta la sua Chiesa, come sempre, affiancando “lo scettro” politico! Che anche se blatera servizio, incarna ambizione! Ma il cristiano, quello che ancora sa inginocchiarsi durante le celebrazioni eucaristiche o recarsi nei santuari di culto per pregare, guardando all’Uomo vestito di Bianco, novello Francesco, deve trarre la forza per svolgere la propria parte e rispondere sì alla militanza politica, partendo dalla strada di ogni giorno!Parola di Bergoglio!
Veramente la parola era di Papa Paolo VI, un titano della Chiesa. Nella Lettera Apostolica del 1971 Octogesima Adveniens .