Scafati: Aliberti “Coi nostri avversari solo ingovernabilità e inciuci”

E’ iniziato questa mattina il nuovo tour per la città e con la città del Sindaco Pasquale Aliberti. Il camper che ha accompagnato, in queste settimane il primo cittadino, questa volta, non porta con sé solo il messaggio del Sindaco ma quello di tutta la città. “E’ iniziato oggi il grande tour per la città e con la città. Insieme a me, tanti amici, che hanno scelto spontaneamente di accompagnarmi in questa nuova avventura in cui ci proponiamo di ragionare solo ed esclusivamente con i cittadini, per far capire loro che l’entusiasmo che ci animava prima è lo stesso che ci accompagna oggi, niente è cambiato. Siamo consapevoli, infatti, di aver ottenuto al primo turno un risultato straordinario, il 49,5% delle preferenze e siamo grati a quanti hanno creduto in noi. Nelle urne, in realtà, abbiamo vinto, ma la legge ci impone il ballottaggio: nel prossimo consiglio comunale, infatti, la città potrà contare su una maggioranza compatta, unita, forte, di 15 consiglieri su 24, che sarà in grado di garantire un governo stabile alla città, dando continuità amministrativa ai progetti messi in campo sino ad oggi. Mentre il nostro appello va alla città, oltre i partiti, dall’altra parte sono in atto accordi trasversali, inciuci dell’ultima ora, mossi da invidia, odio personale e biechi tentativi di demonizzare l’avversario, non avendo altri argomenti o idee per la città. Di cosa mai potrebbero parlare? Come fanno a spiegare alla città che vorrebbero mettere le mani sul Puc? Come fanno a spiegare ai commercianti che vorrebbero realizzare a Scafati per interessi personali un centro commerciale su un terreno agricolo? Tutto questo, nella piena consapevolezza, di poter assicurare a Scafati, in assenza di una maggioranza e di idee, solo una condizione di grave ingovernabilità. Scafati non torna indietro, non può tornare nelle mani di chi, dopo aver gestito la città per 15 anni, promette ancora di ripulire il Sarno, di chi è il vero responsabile sul piano politico e professionale della chiusura dell’ospedale, insieme alla sua parte politica che lo ha declassato e poi con una politica scellerata ha fatto commissariare la sanità in Campania, non si può tornare agli anni bui in cui si regalava la più grande area industriale, l’ex Alcatel, ad un imprenditore truffaldino dell’Emilia Romagna, agli anni in cui il comune decideva di sperperare i soldi degli scafatesi innescando contenziosi idrici capaci di svuotare le casse dell’ente di 5 miliardi delle vecchie lire. Noi, non abbiamo intenzione di cedere all’inciucio, continuiamo il nostro percorso e dialoghiamo solo con la città, nella linearità più assoluta e nella trasparenza delle nostre azioni e delle nostre idee”.