Primo sì gay a Parigi

di Rita Occidente Lupo

Bruno e Vincent, la prima coppia che brinda alla legge francese sulle nozze omo. Sotto lo sguardo di oltre 500 invitati, tra proteste e fuochi pirotecnici, un sì per la vita, suggellato con tanto di bacio. Insomma, un matrimonio in piena regola ieri, che fa comprendere come sia ormai quasi un diritto naturale l’omosessualità. Al punto da far inorridire chi non allineato su tale posizione. Quindi, le marce delle associazioni cattoliche, le veglie di preghiera affinchè si frenasse la legislazione falcidiante ogni trasgressività, del tutto inutili. Oggi, nel nostro tempo, quello che ieri tabù, quasi un privilegio. Questo, quello che storpia! Diritti avanzati, inneggiati, issati a lungo, a furia di pride, riconosciuti in piena regola! Condannando ogni sorta d’omofobia, in quanto lesiva dei diritti umani, andrebbe un tantino rivisitata la “normalità” quella che un tempo regolava l’agire umano e che se non altro orientava coscienze e scelte. Il rischio, quando l’acceleratore troppo pigiato su certe posizioni oltranziste, che si finisca per perdere di vista l’obiettività: quale meraviglia dunque il costante bollettino di guerra di suicidi, omicidi, crimini di ogni sorta?