Salerno: Ordine Medici su Azienda Ospedaliera

L’Ordine dei Medici è da sempre sostenitore della Facoltà di Medicina a Salerno e  ha dato il suo contributo e per la istituzione e per superare le inevitabili difficoltà degli esordi sempre difficili. Non ha esitato a prendere posizioni fortemente critiche quando ha visto minacciati gli interessi della Facoltà, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, degli studenti e della popolazione, per incomprensibili ritardi. Assiste con  crescente preoccupazione ad una escalation di violenza verbale che aggrava in misura drammatica i già difficili rapporti tra le istituzioni. La nomina del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria in base alla legge 517/99 spetta al Presidente della Giunta Regionale,  “acquisita l’intesa con il Rettore dell’Università”. Il Presidente Caldoro ha individuato nella dott.ssa Lenzi il suo candidato, decisione che non ha incontrato il consenso del Rettore  Pasquino. L’Ordine, che ha stima della dott.ssa Lenzi, a cui pure ha rivolto in passato anche critiche severe, non contesta e comprende il diritto del Rettore a non dare il consenso; esprime però dissenso  quando questo viene motivato, come compare sulla stampa, con espressioni inopportune verso una distinta professionista. La preoccupazione dell’Ordine viene acuita dal provvedimento di revoca dell’incarico di insegnamento della Cardio-Chirurgia al collega Giuseppe  Di Benedetto, affidato  ad altro docente. L’Ordine dei Medici auspica che si ristabilisca un clima operoso come richiesto anche dall’Assessore Regionale all’Università, Prof. Trombetti, in cui i dissensi siano ricondotti a divergenza di opinioni, senza che venga compromesso  il comune sentire. L’appello che l’Ordine rivolge alla Componente Ospedaliera ed Universitaria  è di continuare e perfezionare l’intesa operativa nell’interesse degli studenti,  dell’Azienda e degli ammalati. L’Ordine ribadisce la sua posizione fortemente critica per  le difficoltà in cui versa l’AOU, soprattutto per la carenza di personale che ha ormai assunto dimensioni non ulteriormente tollerabili e non compatibili con la erogazione di prestazioni di qualità. Auspica che in sede regionale e, se necessario nazionale,  siano assunti provvedimenti urgenti per rimuovere le enormi difficoltà, soprattutto, ma non solo, nel settore dell’emergenza-urgenza.