Pellezzano: I° maggio, Citro «Povertà in crescita »

Nell’ultimo anno sono sensibilmente aumentate le richieste di contributo economico ai Servizi Sociali del Comune. La responsabile del settore Liana De Blasi afferma: <<E’ una situazione allarmate, tante donne, spesso sole, ci chiedono aiuto a trovare lavoro anche saltuario, sono numerose le famiglie che fanno richiesta di sussidi per pagare gli affitti di casa e le bollette. E noi spesso siamo nella impossibilità di dar loro un aiuto >>.  La crisi è il tema centrale di questo Primo maggio. «È una festa del lavoro sempre meno festa – dichiara Carmine Citro.- Penso ai tanti che tutti i giorni vivono amarezza». Il sindaco di Pellezzano nel ricordare che sono aumentati gli infortuni sul lavoro e i suicidi e che sono tantissimi i giovani disoccupati che non hanno prospettive, rivolge al nuovo Governo un appello affinché lavori su misure immediate per occupazione e crescita per uscire dalla crisi. Un messaggio forte alle istituzioni: << Bisogna fare di più per lo sviluppo. C’è stato tantissimo rigore, pochissima equità e nessuna crescita. Bisogna cercare di tutelare il posto di lavoro per chi un lavoro ce l’ha ed al contempo sostenere le politiche degli Enti Locali. Ai sindaci mancano le risorse e gli strumenti adeguati per creare le condizioni di sviluppo e garantire i servizi ai cittadini. Questa manifestazione – aggiunge – che ogni anno ci ricorda la riscossa dei lavoratori che chiedevano più diritti e dignità, oggi deve essere una giornata in cui tutti (uomini, donne, giovani, disoccupati, licenziati, donne ultracinquantenni rimaste sole senza alcun reddito) devono essere ascoltati per il “diritto ad un lavoro”. E’ enorme la responsabilità di chi può scegliere  e decidere in quale direzione debba andare la nostra economia; quali sono le leggi di mercato da assecondare e quali quelle da modificare. Il  “Progetto d’Europa” rischia di fallire. Gli italiani e coloro che sono venuti in Italia sperando di trovare il benessere, stanno oggi affrontando una povertà diffusa. Ci sono famiglie che si rivolgono ai servizi sociali dei comuni perché, molto spesso, non hanno neanche un centesimo per il pane o il latte per i figli. Chi vuole iniziare nuove attività si trova di fronte ad una burocrazia inverosimile poiché il meccanismo delle responsabilità che si è innescato fa sì che nessuno voglia più autorizzare, firmare, ecc. Il primo maggio rappresenti, dunque,  un momento di riflessione non solo riguardo la crisi economica ma soprattutto per tenere alta l’attenzione sulle problematiche del lavoro che ormai investono tutti i settori della società”.