Napoli: ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve

In occasione delle giornate di mobilitazione nazionale per la gestione pubblica e partecipativa dell’acqua, contro la nuova tariffa dell’AEEG e per la piena attuazione dell’esito referendario indette dal Forum Italiano dei Movimenti per il 24 e 25 Aprile, il Comitato Acqua Pubblica Napoli, il Coordinamento Campano perla Gestione Pubblicadell’Acqua insieme a tutto il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e in collaborazione con il Comune di Napoli e Acqua Bene Comune Napoli promuovono un incontro pubblico e aperto a tutta la cittadinanza a cui invitano a partecipare Sindaci e amministratori locali, per approfondire la praticabilità del percorso di ripubblicizzazione dell’acqua in Italia e le forme di partecipazione alla gestione del servizio idrico integrato. Con i referendum del 2011 la maggioranza assoluta del popolo italiano si è espresso in favore della fuoriuscita dell’acqua da una logica di mercato e di profitto. Il combinato disposto dei due quesiti referendari sull’acqua ha consegnato un quadro normativo che rende possibile la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. Il Comune di Napoli, prima città d’Italia a dare seguito all’esito referendario, ha portato a compimento il percorso di trasformazione della locale società per azioni, ARIN S.p.A., in azienda speciale, Acqua Bene Comune Napoli. Altre amministrazioni in Italia si stanno avviando alla ripubblicizzazione dell’acqua, a partire da Reggio Emilia, Piacenza, Palermo, Vicenza e Torino. Altre resistono alle pressioni del privato a partire da Roccapiemonte, Menfi, Saracena, Termoli, Trappeto, Borgetto, Mugnano, ecc. Inoltre il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è impegnato nella raccolta firme per l’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) “L’acqua è un diritto umano”. Uno strumento attraverso il quale i cittadini e le organizzazioni della società civile propongono alla Commissione Europea un’iniziativa legislativa, raccogliendo un milione di firme in almeno sette paesi dell’UE nell’arco di 12 mesi, con cui dichiarare l’acqua un diritto umano, assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico- sanitari e che la gestione delle risorse idriche non sia soggetta alle “logiche del mercato unico”. Questo lo scenario su cui s’intende concentrare il dibattito e su cui iniziare un confronto con gli amministratori locali.

Comitato Acqua Bene Comune – Sala Consilina