A te che leggi entro mezzanotte…”Sei bellissima…”

Giuliana Rocci

A spasso le ombre, in quella primavera che quasi l’innervosiva, nel rientro a casa, sempre più delusa. Volti felici, caricati senza saper bene di cosa, elettrizzati dall’arrivo estivo. Alleggerendo indumenti, l’anima alitante più lieve. Anche lei, in tinta con le giornate, con un nuovo capo: voilant panna, su una blouse a casacca, a renderla quasi eterea. Rinnovata, ogni volta che se ne andava a spasso per le vetrine, cercando l’affare di gusto! Immaginando quando indossare nuovo look, presa su di lui! Da tempo, rinunciato a conquistare! Sempre assente col pensiero, nel guardarla, come se i  desideri, altrove!  Chiesta più volte fino a che punto non la trapassasse con lo sguardo per indifferenza o così lontano, tranne che nella maniera più banalmente possibile: amicale!  Eppure, più d’una volta, scintillante lo sguardo:  nel tempo, rassegnata al martirologio della vanità! Inappagata d’aver azzeccato un capo, agitatore di quella maschera d’apatica conoscenza. Neanche la curiosità più di casa in quel loro rapporto! Che non riusciva a stare in piedi senza scompensi: lui, reietto alla stabilità! Per paura di compromissione, incapacità di gestione… sempre lei ad imbeccarlo. Una volta, mattinata scoppiata, con un essenziale sms dopo il loro asettico incontro: “Non vista?” A sera, sotto stelle incerte, sull’ abito griffato, i suoi occhi guizzanti: “Complimenti per il look!” Incassata la lezione, a mangiarla con lo sguardo! Colpa del mese di maggio,  riscaldante gli umori, delle stelle romantiche, a guardar la luna, dell’abito nero, scorciante le ginocchia…Le gridava in mille modi il suo “Sei bellissima!” mutamente, senza afferrare altro che un comune desiderio: amarsi a volontà! Un muro a fronteggiarlo: quante volte avrebbe voluto andare oltre, al varco di una scelta! Lei, ancora una volta, a seguirlo, sostenerlo, guardarlo…con quella forza che solo l’amore vero sa dare…”Sei bellissima, accecato d’amore, stavo a guardare te...” avrebbe fermato quegli attimi, strattonato la gente,  prendendolo per mano. Quella sera, il fondo delle certezze: l’amava in silenzio da sempre, non cessando di tenersela in cuore; quando la sua guerra col cuore, non eroica fiction, evanescente, evitando mostrarsi sconfitto in campo! Di lì a poco, un’altra delle sue crociate, alle quali avvezza,  sempre  fianco d’appoggio: il muro, la luna…ricordi, tra luoghi familiari, vissuti insieme. La sua macinante assenza, a pressarle  il cuore: mai più avrebbe potuto cancellarlo!