Per la Salernitana un brutto cliente: il Melfi di Bitetto

 Maurizio Grillo

E’ proprio vero quando si dice, con una certa convinzione, che “i guai non vengono mai da soli”, infatti la Salernitana sta vivendo un momento non proprio felice, almeno sotto l’aspetto dei risultati, e contemporaneamente si sta trovando di fronte squadre che, invece, sono in gran forma, vedi il Pontedera, l’Aprilia ed ora il Melfi, come dire “di tutto, di più”. Il prossimo avversario dei granata, difatti, ha vinto le ultime quattro partite, due in casa ed altrettanto fuori, ma la ciliegina sulla torta l’ha messa, battendo la domenica delle Palme, l’Aquila ed addirittura in nove uomini, una vera e propria prova di forza e determinazione che deve suonare come un campanello d’allarme per la truppa di mister Perrone. Del resto è proprio il trainer granata che mette in guardia un po’ tutti in vista di questa delicata partita, non a caso ha chiesto ai suoi uomini un raddoppiato impegno ed un approccio alla gara particolarmente efficaci, insomma per battere i giallo-verdi lucani ci vorrà una  Salernitana cinica e spietata, per fortuna peculiarità insite nel dna dei calciatori salernitani e che hanno consentito di ottenere vittorie importantissime. Alla ripresa della preparazione, ieri a S.Mango Piemonte, tutti abili ed arruolabili, compresi Tuia e Giubilato, con la sola eccezione di Rinaldi, il cui infortunio potrebbe lasciargli poche possibilità di impiego fino al termine del campionato e la cui sostituzione rappresenta l’unico dubbio per mister Perrone, una decisione che, molto probabilmente, prenderà dopo la rifinitura di sabato. Un’altra incertezza riguarda il modulo con cui i granata affronteranno la compagine di mister Bitetto, allo stato attuale si potrebbe ipotizzare una riconferma del 4 3 1 2 che ha funzionato abbastanza bene nel corso della gara contro l’Aprilia, anche se non è da escludere un più ermetico 3 5 2, magari a partita iniziata e con un auspicabile risultato utile da difendere, ovviamente sono argomentazioni tattiche di metà settimana, il tutto potrà essere più chiaro alla vigilia della gara. Intanto la tifoseria segue con particolare attenzione e partecipazione non solo le vicende legate alla squadra, ma anche quelle extracalcistiche che riguardano alcune esternazioni del patron Lotito, che inevitabilmente diventano fonti di discussioni, a volte anche accese, ma tutte costruttive, del resto tutti hanno imparato a conoscere il personaggio che vuole, così come la torcida granata, vincere e poi vincere per portare la      Salernitana nel calcio che conta, poi incompatibilità ed altri impedimenti saranno affrontati a tempo debito, per il momento tutti all’Arechi ad incitare “la mitica”in quanto “ubi maior…”