Cava de’ Tirreni: Città Democratica su Amministrazione Galdi

 Cava non merita questa amministrazione. Il problema non sta solo, né in maniera prevalente nella figura del Sindaco, il quale sicuramente ha avuto ed ha la grave responsabilità di essersi prima proposto come guida dell’ammucchiata di interessi che sta distruggendo Cava e che ora continua a volersi mantenere a galla con il suo appoggio. Il problema principale sta nella aggregazione di forze e di interessi che nel 2010 ha ottenuto il voto maggioritario degli elettori cavesi. Questa sgangherata compagnia di ventura, messa insieme senza alcun progetto condiviso per la città col solo scopo di mettere le mani sul Comune di far tornare in auge politici e gruppi di potere messi nell’angolo durante il sindacato di Luigi Gravagnuolo,  in soli tre anni è riuscita a bloccare il Piano Urbanistico Comunale, a sovvertire completamente il progetto strategico PIU Europa, sul quale ha anche perso cospicui finanziamenti europei per incapacità di spesa, a portare sulla soglia del dissesto le finanze comunali, ad abbandonare a se stesse le Frazioni, a rovinare la pavimentazione stradale, così faticosamente recuperata dalla precedente amministrazione, a mandare in tilt la macchina comunale, infine ad attirare le attenzioni della Direzione Distrettuale Antimafia sulla nostra città. Per non parlare dell’acquisto della COFIMA, della Mediateca regalata ad un privato per soli 1250,00 euro al mese, dell’ospedale condannato al suicidio assistito, dei trasporti pubblici orami quasi definitivamente smantellati. Ogni giorno di più di permanenza in carica del Sindaco Galdi e della sua maggioranza, sotto qualsiasi nuovo simbolo essi si camuffino, è una minaccia per la città. Le dimissioni immediate del Sindaco ed il commissariamento del Comune sono il male minore. Se non altro un Commissario Prefettizio potrebbe restituire serenità ai dipendenti comunali, risanare le finanze dell’Ente, e consentire un confronto sereno in città in viste di elezioni amministrative da tenersi nel 2014. Inutile ci sembra poi , il tentativo di aprire alle forze di opposizione per  creare un governo di larghe intese, che altro non sarebbe che l’ennesimo tentativo di sopravvivenza. Ci sorprende ancora che chi in città ha fatto battaglia all’amministrazione Galdi negli anni del suo governo, ora possa dire sì ad una proposta che meriterebbe una messa in scena nel teatro dell’assurdo. Città Democratica, nel ribadire il suo ruolo di opposizione in città e nel Consiglio Comunale, si sente impegnata da subito ad offrire ai Cavesi la possibilità di scegliersi una amministrazione civica composta da persone competenti, moralmente indiscutibili, dedite al bene della nostra comunità. A questo fine Città Democratica lavorerà perché si creino le condizioni migliori per  superare reciproche diffidenze e barriere ideologiche e ci si doti della capacità di riconoscersi reciprocamente tra persone per  bene, disinteressate e animate da spirito di servizio intorno ad un progetto di città che riprenda il percorso già avviato con l’amministrazione Gravagnuolo.

Il portavoce Alfonso Caiazzo