Salerno: in provincia 292.000 pensionati in tilt

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sospende l’invio del CUD cartaceo a domicilio dei pensionati e fa scattare, anche in provincia di Salerno, notevoli difficoltà per gli anziani che hanno necessità dell’indispensabile documento per l’ormai imminente appuntamento con l’annuale presentazione della Dichiarazione dei Redditi. All’inizio di ogni anno l‘Inps spediva infatti a casa dei pensionati il famoso “bustone” che conteneva il CUD (Certificazione Unica dei Redditi) e l’ObisM (quadro riepilogativo della pensione), da quest’anno invece, in sintonia coi tagli previsti dalla spending review del Governo, ha sospeso la spedizione a domicilio dei due documenti ed ha indicato ai pensionati di scaricarseli on line dal  sito Inps. Una decisione che ha messo in crisi milioni di pensionati italiani (circa 292mila nella sola provincia di Salerno), sia perché la maggior parte degli anziani non possiede un computer sia perché chi lo possiede non sempre ha le conoscenze informatiche sufficienti per operazioni più complesse.“ Sull’argomento – commentaLino Picca, Segretario Generale dello Spi-Cgil di Salerno –  oltre alla dura posizione assunta dalla Segreteria Nazionale   del nostro sindacato con la richiesta al Governo e all’Inps di ripristinare subito il servizio, significative sono le iniziative organizzative che in questi giorni stanno emergendo in tuttala Campaniaed in particolare a Salerno per tentare, in attesa di un improbabile ripensamento dell’Istituto di Previdenza, di alleviare le difficoltà ai pensionati del Salernitano. In sostanza – conclude  Picca – lo Spi mette, gratuitamente, al servizio dei pensionati  le 30 Leghe che conta sul territorio provinciale che si snoda da Sapri a Scafati  e numerosi volontari per informazioni e assistenza ai pensionati interessati a richiedere il CUD e l’ObisM”. “ Per rispondere a questa emergenza – aggiungono Franco Petraglia, Segretario Generale della Camera del lavoro di Salerno,  e  Giuseppe Roviello, Direttore Provinciale del Patronato Inca-Cgil, apprezziamo la disponibilità e lo straordinario impegno sociale dei tanti volontari del Sindacato Pensionati Italiani e confermiamo, su questo tema, all’insegna del comune obiettivo di consentire ai pensionati di poter contare al più presto sui due importanti e necessari documenti per ottenere detrazioni, rimborsi fiscali e accesso a prestazioni socio-assistenziali, anche il massimo impegno della Cgil e delle nostre strutture dei  Servizi come  Patronato INCA e CAAF”.