La chiesa di Roma il Papa ed il Papato, dai conservatori ai progressisti

Giuseppe Lembo

Chi sarà mai il successore di Papa Ratzinger? Sono tutti i Cardinali in pectore; tanti,, tra conservatori e progressisti, a contendersi il trono della Chiesa di Roma, un trono scomodo per Ratzinger, ad un punto tale da decidere di lasciarlo, abdicando, per la insostenibilità di una Chiesa lacerata da mille conflitti interni ed esterni che non sa più dialogare, non sa più parlare con se stessa e si ritrova sempre più con le Chiese vuote, per colpe diffuse dei suoi apparati, per mancanza di fede e per l’eccesso di una cristianità, sempre più confusa, vittima di se stessa e della secolarizzazione che ha fatto ovunque appassire i valori dell’anima in modo profondo e senza via d’uscita, con un umano-terreno ormai alla base di tutto. Questo è il clima della Chiesa che ha convinto Ratzinger ad abbandonare; in questo clima c’è la feroce lotta cardinalizia ad una successione non facile, sicuramente tormentata e con mondi sconosciuti che staranno ad indicare che ormai niente è più come prima. Nonostante le tante riserve che nutro per la Chiesa potere, dove al divino va prevalendo sempre più l’umano ed il terreno di una assordante secolarizzazione, mi auguro che si possano aprire gli orizzonti per tempi nuovi e per un mondo nuovo attento all’uomo e sempre meno al potere fortemente stridente per un’umanità che non può vivere lacerandosi, ma amandosi ed interagendo. Per questo progetto di umanità nuova, anche la Chiesa di Roma deve cambiare; deve, prima di tutto, saper parlare a se stessa se vuole essere credibile e non annullarsi nel silenzio che lentamente la sta uccidendo. Occorre al posto di Ratzinger, un Papa nuovo; un papa progressista capace di cambiare alleanze con al centro, non più i potenti, ma i deboli e gli indifesi; tanto, per l’obiettivo di saper essere a fianco degli ultimi della Terra.