Un angelo in piu’ in cielo, ma un bimbo in meno in terra

Barbara Gentile

Si può morire ad appena quattro anni? A quanto pare sì. “Gravissimo bimbo investito da un’ auto” “ Andrea rispondimi, lo strazio della mamma, via dei filosofi”. Queste le testate del giornale rispettivamente del 7 e 8 Febbraio scorso. Già leggendole, un cuore sensibile riceve sensazioni di  dolore, ma scorrendo gli articoli del giornale la sofferenza aumenta. Chiunque è impotente di fronte ad un’automobile in movimento, ancor più chi pensa che ciò che sta accadendo,  sia un gioco. E come accade spesso in quello dei guerrieri,  è il mostro che vince. Ma stavolta non è il nemico che ti aspetta in trincea, per cercare di eliminarti. Forse Andrea si sarà sentito orgoglioso, dato che per i guerrieri,  persone che vivono per il combattimento, il maggior vanto sarebbe quello di morire sul campo di guerra. Ma i suoi alleati e anche l’altro combattente sicuramente no, anzi lo avranno considerato un enorme disonore averli abbandonati all’inizio della guerra più difficile che è la vita.