Serino: a Santa Lucia, in punta di piedi “A te che leggi dopo mezzanotte”

MariaPia Vicinanza

La delicatezza delle parole, delle voci, delle immagini. In punta di piedi per rifiutare la voce grossa, le parole vacue, i gesti grossolani. Così l’Associazione femminile SIANFEMIDA, presieduta da Claudia Stella, ha presentato “In punta di piedi” nell’incantevole cornice del Monastero delle Clarisse di Santa Lucia ieri sera, che per l’occasione ha registrato la viva attenzione anche da parte delle consacrate,  oltre la clausura. Ospite d’eccezione, il direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, con la presentazione del suo recente libro, che riscuote sempre ulteriori consensi “A te che leggi dopo la mezzanotte”.  Una serata, presentata da Francesca Carrano che ha registrato, accanto alla Lupo, la relatrice Corinne Galluzzo. Tra colori e suoni, grazie all’ esibizione del coro polifonico “Vox Aurae” a corredo della mostra fotografica,  curata da Riccardo Giliberti e di quella di disegni, a cura di Dorotea Virtuoso.  Salutata con molto calore, quella  in memoria delle vittime del femminicidio, voluta dall’Associazione. Un mix di emozioni, che partendo dal libro del direttore Lupo, incentrato sul valore dei sentimenti e delle emozioni, sgocciolati in pillole narrative, tra lessemi e frasi nominali, ha spaziato in diverse dimensioni sul pianeta rosa. Che vede ancora tanta confusione a rigurado sull’identità a caccia di un’esatta collocazione nel nostro tempo, non storpiante la vera identità. Di tale avviso la Lupo, che ha evidenziato come la donna tuttora viva un ruolo conflittuale tra l’essere ed il voler apparire. Un momento storico che la vede impegnata in un femminismo all’avanguardia, ma che la scoraggia nella visione di un’integrazione con l’altro sesso, sotto il profilo sentimentale,  non sempre corrisposto. Di qui un universo che scalpita emozioni, non raccolte dal “sesso forte” sempre più confuso e timoroso, da Peter Pan, dinanzi al coraggio di quante mostrano di saper affrontare a testa alta la quotidianità, senza ciambelle di salvataggio. Ma l’Sos dell’amore, ancora lanciato da chi crede che la cifra valoriale esistenziale, completa proprio con la dimensione di coppia. In tale ricerca o percorso, tante a veder infranti i propri sogni o a lasciare le proprie emozioni, tra rivoli di violenza, ancora abbrutenti il nostro tempo. “Il libro della Lupo, che continua a ricevere il plauso della critica, per la stesura originale e per il contenuto innovativo- ha commentato la Galluzzo– accenta un ruolo di piena dignità della donna, non stereotipata, ma in piena coscienza del suo essere e delle sue aspirazioni lecite. Nel libro, ognuna si può riconoscere e recuperare un brandello del proprio vissuto. Di qui l’intuizione felice di un diario-memoria, sotto forma cronachistica del tempo, partendo dalla canzone contemporanea.”