Cava de' Tirreni: il disastro finanziario

L’amministrazione comunale ha deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale prevista dal D.L. n.174 del 10.10.2012. Ciò per far fronte alla sussistenza dello squilibrio strutturale di bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario del comune. L’adozione di tale procedura si è resa necessaria in quanto tutti i rimedi ordinari messi in campo dall’amministrazione per il potenziamento delle entrate non hanno prodotto i risultati sperati, pertanto, sono aumentati i solleciti di pagamento, le procedure esecutive e di conseguenza i debiti del comune. Secondo le stime ufficiali al momento dell’adozione della delibera(circa due mesi fa), le fatture liquidate e non pagate ammontavano a circa 14.000.000,00 (quattordicimilioni) di Euro a cui occorre aggiungere il debito nei confronti della società FIBE pari ad Euro 2.500.000,00. Vi sono poi i debiti fuori bilancio per l’importo di 12.000.000,00 di Euro, relativi agli espropri dei terreni per la zona industriale. A tale massa debitoria occorre aggiungere le perdite delle varie società partecipate dal Comune: la EboliPatrimonios.r.l. ha concluso gli ultimi due esercizi (2010 e 2011) con 250.000 Euro di perdite, inoltre ha contratto un debito nei confronti della Banca Monte dei Paschi di Siena pari ad Euro 4.200.000,00 da restituire in tre anni che produce interessi per Euro 150.000,00 ogni anno; la Multiserviziha prodotto nell’ultimo anno un debito in via di quantificazione ammontate ad oltre 1.000.000,00 Euro, mentre le perdite del Consorzio Farmaceutico sono di Euro 55.000(cinquantacinquemila) per il solo 2011. Infine, l’amministrazione di sinistra ha utilizzato le entrate a destinazione vincolata per un importo di Euro 4.600.000,00 (quattromilioniseicentocinquantamila) e, contemporaneamente, ha fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria per una somma di Euro 2.150.000,00 (duemilionicentocinquantamila). Tra le entrate a destinazione vincolata usate dalla Giunta per prolungare inutilmente l’agonia finanziaria vi sono circa 2.000.000,00 di Euro di avanzo di amministrazione vincolato del 2010 e 780.000,00 euro di avanzo di amministrazione 2011 vincolato da attività risarcitoria.Inoltre, incredibilmente, l’amministrazione per mettere una toppa al bilancio ha usato: 1)   680.000,00 Euro relative al finanziamento regionale per la riqualificazione di Via Buozzi; 2)  185.000,00 euro relative al finanziamento ministeriale POI energie rinnovabili; 3)  450.000,00 Euro fondi legge 219/90; 4) 490.000,00 Euro  fondi del Piano di zona. In pratica questi cosiddetti fondi a destinazione vincolata che dovevano servire a finanziare opere o servizi sono stati utilizzati impropriamente dall’amministrazione per coprire il bilancio comunale che faceva acqua da tutte le parti. Questa operazione spregiudicata costituisce una grave irregolarità economico-finanziaria che penalizza la città, i beneficiari di quei fondi, gli altri comuni che fanno parte del piano di zona.  Poco tempo fa gli uomini dell’amministrazione esultavano per aver adottato la procedura cosiddetta “salvacomuni”. Mi sembra che ci sia poco da esultare in quanto la sinistra, dopo 18 anni di governo ininterrotto della città ha provocato un nuovo dissesto delle casse comunali per  incapacità di governare. Questo disastro finanziario colpirà in maniera ancora più pesante le tasche dei cittadini, già fortemente colpite dall’ incredibile livello di tassazione da parte dello stato. Per la fine del mese l’amministrazione dovrebbe presentare il piano di risanamento al Consiglio Comunale. A seconda delle scelte e della validità di quel piano esprimeremo il nostro giudizio. Intanto, esprimiamo il giudizio negativo sulle amministrazioni di sinistra che hanno messo la città in ginocchio.

Il capogruppo consiliare del PDL  Fausto Vecchio