Pagani: PerPartitoPreso, conti in sospeso

A Pagani non c’è dissesto. Lo dicono da tempo i vertici istituzionali a palazzo di Città, nonostante siano difficili persino le spese ordinarie. Di fatto non ci sono soldi e la città mostra enormi carenze nell’erogazione dei servizi essenziali, dalla infinita questione monnezza, all’inefficienza dei servizi sociali, all’organico incompleto, alla carenza delle manutenzioni ordinarie, a partire dalla rete fognaria. A questo si aggiunge la difficoltà sempre maggiore nell’assicurare gli stipendi ai dipendenti comunali e ai lavoratori del consorzio, legati al contenzioso con il bacino Salerno uno. Ancora, pesano sui conti i numerosi debiti fuori bilancio e le incognite sullo stato finanziario delle società partecipate, mentre paghiamo anticipazioni di cassa per gli interessi sui debiti contratti. Tutto questo ha prodotto l’aumento delle aliquote per le tasse comunali, ulteriore contrappasso per i cittadini, esasperati da un disservizio diffuso in molti quartieri della città. Tra le soluzioni prospettate dai commissari c’era stata la vendita dei beni immobili comunali, per un introito stimato di otto milioni di euro, di cui sei calcolati dalla vendita degli alloggi del parco arancio-bronx. Un altro canale prevedeva di recuperare crediti inesigibili. Ancora, era tornata la guerra all’evasione d’imposta. I bilanci parlano d’altro. Raccontano coi numeri di un ente non strutturalmente deficitario, senza le voragini temute, ben lontano dal reale abbandono che avvolge la comunità. Senza le domande, senza un quadro completo della situazione economica, non possiamo avere le risposte E’ qui che nasce la nostra richiesta. Da questi dubbi. Chiediamo di eliminarli attraverso un messaggio chiaro. Aprite i conti del comune, diffondetene i punti e fateci leggere tutte le carte necessarie a comprendere lo status economico-finanziario. Vogliamo conoscere i numeri della multiservice e i relativi bilanci dettagliati, chiediamo uno screening completo delle spese fatte da Istituzione e Fondazione. Ribadiamo la necessità di conoscere lo sviluppo completo degli attivi e passivi del bilancio comunale. Vogliamo un prospetto completo della situazione per non trovarci spiazzati alla vostra partenza. Temiamo di trovare un comune in dismissione, con un palazzo ridotto in macerie. A quel punto dovremo lavorare per demolire, magari rivendendo case fantasma al mercato nero. Chiediamo un canale con lo stato per occuparci della città. Chiediamo il diritto di entrare nei documenti che raccontano con numeri e atti ufficiali la nostra comunità. Non ci accontentiamo del burocratico “no” ricevuto alle nostre precedenti richieste. Le cause principali del dissesto dell’ente sono negli squilibri nella gestione dei residui, mantenimento in bilancio di residui attivi inesigibili o di difficile esigibilità, crisi di liquidità con ricorso sistematico ad anticipazioni di tesoreria di notevole entità, debiti fuori bilancio non colmabili dalle risorse disponibili, sopravvalutazione di entrate e sottovalutazione di spese, debiti originati dai derivati.