Pelle artificiale, non più irreale

di Rita Occidente Lupo

Cosa non ottenere per poter risorridere alla vita e riscoprire la bellezza dell’esistenza? Pelle artificiale, plastica descritta sulla rivista Nature Nanotechnology da un gruppo di ricerca, coordinato da Zhenan Bao dell’università americana di Stanford, altra sensazionale scoperta, made terzo millennio. In futuro, ottima panacea per protesi, dispositivi elettronici o schermi che si auto-riparano. Negli ultimi dieci anni, importanti progressi: alcuni devono essere esposti a temperature elevate, altri possono guarire a temperatura ambiente, ma solo una volta, perché riparare un taglio modifica la struttura meccanica o chimica.  Dunque anche per parti del proprio corpo, si può tentare di ricostruire l’epidermide lesa e di riassettare un aspetto estetico, in altri tempi seriamente compromesso. Se il bisturi per l’estetica, signore del nostro tempo, anche la pelle artificiale, un sensazionale approdo, capace di ridare a tanti, che hanno subito incidenti o deturpazioni, di poter cancellare le tracce nefaste!