Vietri Sul Mare: vince Renzi, Amministrazione “sfiduciata”

Le primarie del PD a Vietri si sono trasformate in una sorta”resa dei conti” all’interno del partito ed alla luce di fatti hanno vinto i”giovani renziani”.I risultati parlano chiaro :Votanti 459 –Voti:Renzi 337-Bersani 297- Vendola 58-Tabacci 10-Puppato 6,dicono che l’Amministrazione guidata da Francesco Benincasa,la Segreteria politica vietrese guidata da Patrizia Gadaleta,che hanno di fatto tirato la volata a Bersani,sono stati “sconfitti” da Antonella Scannapieco,e dai “dissidenti” del PD vietrese,che hanno ingaggiato una dura lotta all’ultimo voto per dare un chiaro segnale di discontinuità politica da questa classe dirigente.Hanno di fatto vinto, hanno di fatto “sfiduciato” l’Amministrazione Benincasa, hanno di fatto lanciato un chiaro segnale alla Segreteria:Vietri  vuole cambiare!Da più parti si vocifera anche di una richiesta di dimissioni del segretario,nel caso dovesse vincere al ballottaggio Renzi,da parte dei giovani pieddini,ma il dato di fatto è che ora la politica vietrese dever fare i conti con il “nuovo corso”del centro –sinistra.Ottima l’affermazione di Vendola,”sponsorizzato” dai consiglieri comunali di maggioranza Gorga e Pagano,ora bisognerà vedere,al ballottaggio,dove faranno confluire i loro voti o se si asterranno da dare indicazioni.Da sottolineare,infine,che  molti votanti dello schieramento del centro-destra hanno preso parte alla consultazione del centro-sinistra,con notevole disappunto da parte,soprattutto, della corrente “bersaniana” del PD.

Antonio Di Giovanni

Un pensiero su “Vietri Sul Mare: vince Renzi, Amministrazione “sfiduciata”

  1. Ma si tratta di consultazioni primarie per la scelta del candidato premier nazionale e non del congresso cittadino del Pd. Per sfiduciare la segretaria occorrerebbe che i votanti di centro-destra prendano la tessera Pd ed insieme a quelli già iscritti, ora sostenitori di Renzi, chiedano un congresso straordinario. Certo, se questo è il nuovo che avanza, di gran lunga è preferibile rimanere al vecchio, che almeno non sa di resa di conti, di epurazioni, ma, sopratttutto, di rispetto delle regole interne ad un’organizzazione partitica.

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