Caritas contro la povertà del Paese!

di Rita Occidente Lupo

Centri Caritas rincarati sullo Stivale, per la povertà in crescita con un mosaico diverso tra Nord e Sud. Nel Mezzogiorno, la mole autoctona per lo più, mentre al Centro ed al Settentrione, la falange immigrata per lo più homeless. Nell’ultimo triennio habituè della Caritas, circa il 33%, specialmente tra anziani e casalinghe. Povertà economica, coniugata a carenza lavorativa, istanze impellenti che agli sportelli della solidarietà diventano sempre più pressanti. Nell’ultimo biennio diminuiscono quanti dichiarano reddito zero e vivono in strada. Infatti, gli assistiti Caritas non sempre in strada o accattoni. Per lesinare sul precario bilancio economico o per solitudine, spesso in tanti ad accodarsi, sperando di alleggerire le spese da single o familiari, con il cestino della mensa o con il piatto caldo caritatevole. In quanto alle istanze occupazionali, s’allungano le liste e si accorciano le attese specialmente al Sud del Paese, dove il welfare denuda una situazione incresciosa sotto l’aspetto occupazionale, che anche se maggiore per gl’italiani, rispetto agli stranieri, non lascia spiragli ottimistici futuri.