Baronissi: Sava, festa per Santa Caterina d’Alessandria

Nei giorni 23, 24 e 25 novembre ritorna al complesso monumentale chiesa di Sant’Agnese e villa romana in Sava di Baronissi la festa dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. Dalla lettura del ricco ed articolato programma emerge l’impegno del parroco, padre Enrico Agovino, e della sua parrocchia nel connettersi ad un territorio, che ospita le Facoltà di Medicina e di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno. Santa Caterina d’Alessandria, effigiata nel criptoportico della villa romana di Sava, fu protettrice della Scuola Medica Salernitana. L’affresco del 1400 è indicativo, dunque, della storia nobile di un territorio. Certamente il facoltoso committente era solito frequentare gli ambienti della Scuola Medica Salernitana, come, sicuramente si fermava alla locale Trinitatella, dai Virginiani. A Sava, già prima del 1400, vi era la grangia dei virginiani del priorato di Penta, ricordata come Trinitatella. I documenti d’archivio non aiutano ad identificare il luogo dove il complesso sorgesse. Si sa che la cappella campestre, dedicata alla Madonna delle Grazie, con annesso romitorio era indicata come grangia della parrocchia di Sant’Agnese.  Intorno al tuoro su cui sorge la cappella, in ricostruzione, ruota, oggi, la festa: “Nel dies natalis di Santa Caterina d’Alessandria la parrocchia incontra l’università sul tuoro delle erbe della grangia”. In tempo di green economy,  la Santa alessandrina, protettrice della Scuola Medica Salernitana e patrona delle Università, ci sollecita, ricorda padre Enrico, a prodigarci per i giovani. La green economy bussa alla loro porta e li interpella. Da qui l’attivazione di una significativa collaborazione della parrocchia con il Dipartimento di Scienze farmaceutiche e biomediche dell’Università degli Studi di Salerno, nella persona della docente Enrica De Falco. Le laureande in Tecniche erboristiche Roberta Esposito e Hanna Amelchenko con Annalisa Napoli, erborista,  il 23 Novembre dalle ore 19, al centro parrocchiale, presenteranno il progetto per il  tuoro della Madonna delle Grazie.  La presentazione sarà preceduta da una riflessione sul Manifesto per un futuro sostenibile dell’Italia, guidata dalla docente Enrica De Falco e Alessandro D’Arco, consigliere pedagogico. Il tuoro con la villa romana e il suo ciclo di affreschi del 1400,  patrimonio culturale e naturale della nostra parrocchia, possono rappresentare opportunità di lavoro negli orizzonti aperti dalla  green economy.  La serata del 23 si concluderà con la presentazione del ricettario: A tavola con le erbe del tuoro, curato dalla farmacista Concetta Napoli, e con l’apertura del mercatino di beneficenza di Piante aromatiche.  Sabato 24, sempre al centro parrocchiale alle ore 19, protagonista sarà l’associazione di giovani archeologhe Archeologando Intour. L’associazione incontrerà Maria Antonietta Iannelli, responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta per mettere a fuoco idee di promozione e valorizzazione della villa romana. Seguirà la presentazione della proposta dell’imprenditore Francesco Galdieri: un’area di servizio con museo. La serata si concluderà con assaggi di erbe alimurgiche del tuoro con l’olio novello D.O.P. delle Colline Salernitane e il pane di Santa Caterina. Domenica 25, il dies natalis di Santa Caterina sarà ricordato nelle messe solenni delle ore 8,30, 10 e 11,30. Nel pomeriggio dalle ore 15 sarà aperta la villa romana. Sono previste visite guidate con laboratori sensoriali di riconoscimento delle piante aromatiche. La festa si concluderà con il concerto di musica classica a cura dell’associazione culturale “Villa Romana” di Baronissi – Direttore, Luciano D’Elia. Sono, dunque, tre giorni intensi, connessi dal chiaro obiettivo di ripensare un’area che ospita l’autogrill Galdieri, il tuoro con la cappella campestre Madonna delle Grazie, il villaggio rurale di Capo Sava, il complesso monumentale chiesa di Sant’Agnese e villa romana. Seguendo le indicazioni del Manifesto per un futuro sostenibile dell’Italia e quanto emerso dai recenti Stati Generali della Cultura,  il parroco e la parrocchia vogliono, con i giovani, ritrovare nel passato la ricchezza per il presente e per il futuro. Negli stessi giorni degli Stati Generali della Cultura, nel discorso tenuto alla Bocconi per l’inaugurazione dell’anno accademico, il premier Mario Monti ha esortato i giovani italiani “ad essere irriverenti rispetto al passato” ma al tempo stesso “disposti a mettersi in gioco per dare un contributo di fiducia al loro Paese, per dare all’Italia più di quanto le dissipazioni del passato consentano oggi di dare loro”. A Sava, nel dies natalis di Santa Caterina, giovane intrepida che tenne testa all’imperatore, si prova a mandare in onda l’ “irriverenza” auspicata da Mario Monti.

Alessandro D’Arco