A te che leggi entro mezzanotte…”La vita è bella”

Giuliana Rocci

S’era  arresa all’evidenza: prima o poi tutto cessa. Ed anche l’ apparentemente imperituro, subisce il tramonto. Così aveva atteso che un’occasione fortuita, potesse favorire il miracolo di rincontrarsi. Implacabili gli eventi, più delle lancette orarie, a decapitare quel sano desiderio in cuore. Ammirata e sotto pressione, s’era rannicchiata sulla difensiva, cercando di sopravvivere al sabotaggio che i maligni le sventolavano sfacciatamente. Senza tema d’apparir quello che erano: bisonti preistorici! Un suo appellativo usuale, quando qualcuno mostrava goffaggine, tentando di nuocere senza riserve. Si ritrovava a dover quasi spiegare il suo vissuto, come se dovesse a tutti i costi incontrare l’assenso popolare. Intento sempre a demonizzare, piuttosto che a comprendere. Anche questo la feriva letalmente: quando l’aveva conosciuto, attratta dal sentirsi capita e dal poter condividere un’intesa dialogica. Ora le sembrava l’era della pietra, quella in cui aveva affidato confidenze al mattone telefonico, parlando con uno sconosciuto, punto dal vezzo di sentirsi qualcuno. Riprovava spire d’incomunicabilità col nuovo evo, che le lanciava strali d’emancipazione, senza ritegno di campo! Per lei, che ancora le nuvole un appoggio, i sogni una favola sentimentale, drammatico dover amputare il modo d’essere. Nessuno l’avrebbe mai immobilizzata: il cavallo al vento, da qualche parte l’aveva lasciato galoppare prima che altri potessero imbrigliarlo. Lui, un giorno  baldanzoso, in groppa ad un destriero non alato.  Benigni: anche per lei la vita sarebbe potuta essere bella, se apostrofata “Principessa!” …La vita le sarebbe apparsa davvero magnifica, completa di quell’ingrediente che la condisce al di là del tempo, se lui non le avesse ingiustamente spezzato  il cuore!