Ance: una task force Salerno-Europa

Una task force per intercettare tutte le opportunità di finanziamento europee ed attivare azioni sinergiche tra imprese, professionisti e pubblica amministrazione per un più rapido utilizzo delle risorse già disponibili. È quanto hanno concordato ANCE Salerno e Università degli Studi di Salerno con un protocollo d’intesa siglato a margine del convegno sui Finanziamenti Europei svoltosi a Fisciano nei giorni scorsi.«L’obiettivo – dichiara Antonio Lombardi, presidente ANCE Salerno – è convogliare sul nostro territorio una parte di quell’enorme mole di risorse che troppo spesso rimane bloccata nei cassetti per colpa della burocrazia. È inconcepibile che in Campania si sia fermi all’impegno del 53% dei fondi Por e al 54% dei fondi Fesr, con dati ancora più allarmanti relativamente alle spese effettive, mentre l’Europa già guarda alla programmazione 2014-2020».La task force attivata da ANCE Salerno, guidata dal responsabile ANCE per le Relazioni Internazionali, Giulio Guarracino, avrà sede a Bruxelles e svolgerà il compito di monitorare il quadro delle opportunità e implementare i piani di spesa e di effettivo utilizzo delle risorse. «Parliamo di investimenti ingenti – aggiunge il presidente Antonio Lombardiche è assolutamente inconcepibile lasciare inutilizzati in questi tempi di crisi. Occorre una scossa, un’inversione di tendenza per superare anche macroscopiche contraddizioni. La Regione non può da un lato concentrarsi su grandi progetti per evitare dispersioni e accelerare i tempi, dall’altro bloccare quegli stessi progetti con uffici comunque di competenza regionale. Entro il 2013, lo ha imposto la Corte di Giustizia Europea, bisogna attivare almeno un miliardo e 300 milioni di spesa o la Campania rischia concretamente la revoca di questi finanziamenti». Ma l’ANCE intende monitorare anche quelle ulteriori opportunità offerte dall’Ue che spesso non vengono intercettate per carenze nella comunicazione e nell’informazione: si pensa ad esempio a Construction 21, un progetto a cui partecipa anche l’ANCE e destinato a Francia, Germania, Italia, Lituania, Romania, Spagna che punta alla riqualificazione energetica e a nuove tecniche edilizie per il recupero del costruito, o ancora ai fondi Jessica, Bei e Bers destinati alla riqualificazione urbana. «Vogliamo fare della provincia di Salerno – dice il presidente Lombardiuna sorta di grande laboratorio per un impiego efficace di queste opportunità: ma per riuscire abbiamo necessità che anche le pubbliche amministrazioni e i professionisti facciano squadra. Gli ordini professionali di architetti ed ingegneri della provincia di Salerno hanno già recepito il nostro appello. Tocca ora anche agli enti locali fare la loro parte concentrando gli sforzi su progettazioni efficaci e impattanti per l’economia, ma soprattutto esecutive e immediatamente cantierabili. Il tempo per idee avveniristiche e progetti futuribili purtroppo non esiste più». L’ANCE Salerno attiverà anche una ulteriore iniziativa pilota tesa a sensibilizzare la classe politica sul grave problema dei crediti insoluti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione: «Con il D-DAY abbiamo lanciato un segnale forte che purtroppo non è bastato. Partiremo quindi a breve, proprio in provincia di Salerno, con una class action contro la pubblica amministrazione per il saldo dei nostri crediti, che ormai ammontano ad oltre 400 milioni di euro. Le imprese salernitane sono stufe di attendere anche tre anni dal completamento dei lavori. Sarà un modo, il nostro, non solo per rivendicare dallo Stato lo stesso rigore che si impone alle aziende nel versamento di tributi e imposte varie, ma anche per sollecitare azioni concrete per frenare fallimenti, cessazioni d’attività, licenziamenti». L’ANCE Salerno solleciterà anche una rivisitazione del Patto di Stabilità affinché gli investimenti in infrastrutture, messa in sicurezza del territorio e riqualificazione urbana non rientrino nel computo delle spese correnti delle pubbliche amministrazioni: «Un’assurdità –– conclude il presidente di ANCE Salerno –che blocca ogni impegno e ogni progettualità sul territorio anche da parte degli enti virtuosi, che hanno saputo controllare e frenare le vere sacche di spreco. Così concepito, il Patto di Stabilità uccide l’economia».