Salernitana: una marcia ed un portiere in più

Maurizio Grillo

Le vittorie sono tutte belle ed esaltanti ma quella di domenica scorsa al “Granillo” assume un significato particolare, non solo perché è avvenuto nel corso di una vera e propria festa dello sport, ma anche perchè potrebbe rappresentare il volano del definitivo rilancio della Salernitana verso la vetta della classifica. Contro l’Hinterreggio si è vista una squadra cinica e spietata che ha saputo capitalizzare al massimo le occasioni create, ma soprattutto ha dimostrato una grande personalità ed una predisposizione al sacrificio nei pochi momenti di sofferenza della gara, in pratica la più bella Salernitana vista dall’inizio del campionato. In tutta sincerità c’è da dire che tutto ciò va ascritto a mister Perrone che ha saputo trasformare una squadra allo sbando nella”corazzata” allestita con oculatezza e senza badare a spese dal duo Lotito – Mezzaroma, e per lui parlano i numeri, ossia 13 punti in 5 gare con 4 vittorie di seguito e dai bassifondi della classifica ad un momentaneo quarto posto che significa zona play off. Il tecnico romano, inoltre, ha saputo infondere fiducia in alcuni elementi che sembravano l’ombra di se stessi, ha dato alla squadra un gioco ed un’identità e domenica ha saputo accontentare anche gli edonisti del calcio con una gara ricca di emozioni ed a tratti di bel gioco, insomma una metamorfosi così radicale e vincente che neanche in più ottimisti avevano lontanamente preventivato. Ora, però, viene il più difficile in quanto bisogna continuare su questa strada senza abbassare la guardia, né peccare di presunzione, ma soprattutto mantenere la giusta concentrazione ed affrontare tutti gli avversari con il massimo rispetto ma con la consapevolezza dei propri mezzi e la sicurezza di essere la squadra da battere. La vittoria in terra calabra è servita anche e soprattutto a far superare i piccoli screzi tra una parte della tifoseria e la società, una micro frattura che rischiava di rompere il bel giocattolo, invece la passione ineguagliabile della torcida granata e la grande conoscenza dello spaccato calcistico del patron Lotito hanno consentito di superare questo piccolo gap ed instaurare una simbiosi che difficilmente non potrà risultare che vincente. Al mosaico allestito in estate mancava, però, un pezzo, ossia un terzo portiere, ma ieri la società ha provveduto anche a colmare questo vuoto ed è arrivato in granata Ivan Dazzi, una vecchia conoscenza della tifoseria in quanto l’anno scorso ha militato nel Salerno Calcio anche se per soli tre mesi, il tempo necessario,però, per farsi apprezzare da Perrone, che è stato il primo ad essere contento del suo ritorno in maglia granata, ora la rosa è veramente al completo e soprattutto attrezzata per poter vincere questo campionato senza se e senza ma, ogni altro commento, difatti, risulta aleatorio e senza alcun significato.