A te che leggi dopo mezzanotte…”Mare d’inverno…”

 Giuliana Rocci

Ma lui la vedeva? Forse, a forza di guardare gli altri… non l’osservava più se non di sottecchi per non lasciarsi scorgere! Amava non far vedere ciò che provava…e lasciar vedere agli altri di sè una forma smagliante, che gli conferiva sicura baldanza. Ormai era tanto che non riusciva più a saper per quale motivo aveva deciso di gettare la colla dell’hobby preferito, optando per quella lavorativa, che lo strigliava tutto il giorno, fino a non fargli vedere la sua realtà di uomo. Era questo che voleva, sotto certi aspetti, perchè sapeva che aveva troppe falle a bordo. La sua nave continuava a solcare le acque, ma non riusciva più a sfidarle con indifferenza! Aveva gettato a mare lei, che in più occasioni gli aveva offerto la zattera di salvataggio. e continuava ad attendere che si decidesse a salirci, prima di cadere in balìa dei flutti. “Mare d’inverno…questo vento, agita anche me…” Quanti marosi avevan vissuto insieme, sembrava non cancellarli. Lui aveva ancora voglia di lanciarsi in acqua senza salvagente? Lasciarla sulla riva ad attendere un’ennesima nuotata, per non coinvolgerla, come aveva sempre detto, in quelli ch’erano i suoi flutti esistenziali? Marinaio di vecchio bordo, ancorato alla banchina delle occasioni, non sempre esperto di rotte da esplorare! Eppure, tentava ogni volta una nuova traversata, anche se guardando le acque si rendeva conto delle insidie che gli traevano. Ma lui, andava con la sua scialuppa, col suo vecchio equipaggio, a volte stanco di ripetere la stessa rotta, ma ancora entusiasta di voler salpare con lui. Stranamente però, la sua ciurma ultimamente l’aveva mollato…s’era ammutinata e s’era gettata dal ponte, prima che la nave affondasse! Aveva optato per un altro capitano. Lui era restato sull’albero maestro, sul ponte di comando, a guardare il faro che gli celava le tenebre insidiose. E lei, non aveva smesso di guardare insieme a lui i marosi della tempesta: lei, non l’aveva mai lasciato, scendendo solo con lui, dal ponte della nave anche se la vista la sabotava…ma lui, che ne capiva, avvezzo al bisturi delle occasioni…l’aveva mai guardata veramente nelle sue mille sofferenze e tra le sue costanti sbracciate per sopravvivere ai flutti?!