“Na tazzulella ‘e caffè”

di Rita Occidente Lupo

Il caffè rende nervosi. Spesso si crede che la caffeina, artefice di notti insonni, bruciori allo stomaco e di nervosismo. Di qui la convinzione che, al mattino, per svegliarsi e porsi nell’ottica giusta per affrontare la giornata, un buon caffè serva a mettere di buonumore ed a caricare le batterie. Recentemente, dall’US National Cancer Institute, risultati che pongono sul piano dell’appagamento, gli assertori che una buona tazza di caffè, spesso rinfranchi dalle fatiche quotidiane e che spezzi, tra quattro chiacchiere con amici al  bar, la routine di giornate pesanti. Pare che bere caffè riduca del 10% il rischio di morire per cause comuni. Il che, francamente conforta, come la scoperta che l’incriminata caffeina,  valida alleata per le ore interminabili a PC. Dall’Università di Tokio, dimostrato che stimola l’occhio, nell’attivare il processo di lacrimazione, permettendo di detergerlo ed umidificarlo, evitando lacrimazione ed altri spiacevoli inconvenienti, dovuti al sovraffaticamento. Dunque, tutto sommato “Na tazzulella ‘e caffè” per dirla con Pino Daniele, ben salutata su ogni scrivania!   

3 pensieri su ““Na tazzulella ‘e caffè”

  1. Gentile Direttrice N.D. Rita Occidente Lupo, devo dire che buona parte degl’taliani adulti non si accontentano di gustare “‘Na sola tazzulella ‘e cafè”, ma ne bevono più di una ad ogni piè sospinto,mettendo magari in prova chi sa fare il caffé migliore.
    Anch’io, quando solevo fumarmi i miei quattro pacchetti di sigarette al giorno, non potevo fare a meno di gustare tantissime “tazzulelle ‘e cafè”. ora , oltre le sigarette, ho smesso di bere anche il caffè, ad eccezione di una tazzina di caffé fatta in casa alle sei del mattino.
    Bisogna però dire che il cittadini americano beve diecine di grosse tazze di caffé al giorno, più delle volte macchiato con crema di latte. Ma , sicuramente il loro caffé fa meno male del nostro, sol perchè i granelli non vengono abbrustoliti intensamente , per cui producono meno caffeina, che è proprio quella che fa male. Cordialità , Alfredo

  2. Gentile direttrice Rita, e gentile Alfredo, alcuni anni fa una signora mi offrì una tazza di caffè con buccia di limone, mi piacque tanto che, ora, al mattino è la prima cosa che faccio.
    Basta mettere una buccia di limone assieme allo zucchero nella vaschetta di sopra; la buccia, di limone nostrano, deve essere sottile. C’è a chi non piace, ma qualcuno mangia, dopo, anche la buccia di limone. Saluti, buongiorno e buon caffè.

  3. E’ proprio vero, dr Caso; posso infatti comfermarLe che quando , da giovane, lavoravo come cameriere negli USA, alcuni ci chiedevano , dopo pranzo, una tazzina di caffè espresso. Noi avevamo quelle antiche cafettiere napoletane che, sicuramente Lei si ricorderà come venivano usate (capovolgendole per far scendere il caffè dal scompartimento di sopra. Davanti al cliente riempivamo la tazzina di caffè , e in un piattino separato disponevamo alcune cortecce sottile di un limone perchè il cliente ne struizzasse qualcuna nel caffè per renderlo più aromatico e un po’ spiritoso.
    Grazie , dr caso e tanti cari saluti. Alfredo

I commenti sono chiusi.