San Matteo, pensaci tu!

di Rita Occidente Lupo

La festa patronale, ancora un momento di riferimento per le comunità cittadine. E come Napoli, si stringe intorno al miracolo del sangue di San Gennaro, che riannoda la devozione nel tempo, Salerno non rinnega il culto all’Evangelista gabelliere. A Matteo, che non allenta la sua protezione su una città di mare, che vive i disagi di un turismo tutt’altro che balneare. In ossequio alla tradizione, la processione con le paranze dei diversi Santi, a preludio della statua di San Matteo. E le autorità cittadine, che in fila dopo i portatori, si muovono tra la folla che fa ala al corteo. Dalle finestre spalancate, al passaggio del Santo, ai crocicchi sulle varie piazze, un momento di alta spiritualità…e di visibilità. Infatti, Salerno, sembra attendere puntualmente anche tale evento, per salutare il suo sindaco, Vincenzo De Luca, trionfalmente applaudito all’uscita della Cattedrale,  al via della processione. Tra sorrisi e strette di mano, qualcuno osserva che l’ovazione sembra spostata più per l’uomo, che per il patrono. De Luca finisce per confondersi con l’appello di fede, che in tanti rivolgono all’Apostolo. Per apparire quasi il “taumaturgo” della città, nel rimarcare “Salerno è mia e la difendo io!” Ma, il popolino, quello che ancora insiste in alcuni vicoli, che in omaggio alla Festività, da qualche tempo diatribata se in rosso sul calendario locale, prepara le pietenze tradizionali, quali la milza, ha ancora gli occhi umidi nel rivolgersi al Santo pescatore, patrono dei Finanzieri e nel riconoscere che, la fede, è l’atto dovuto a Dio ed ai Santi, non agli uomini!

2 pensieri su “San Matteo, pensaci tu!

  1. E a proposito di spiritualità, quest’anno a sfilare dietro a Matteo anche gli atleti della Salerno Calcio. Ho detto tutto !!!!!!. Complimenti. Come sempre ottimo articolo.

  2. Che ridere…, leggendo la storia di Salerno dal risorgimento ad oggi, si scoprono delle notizie di fatti eclatanti.
    Appena arriva Garibaldi a Salerno e l’avvento di Matteo Luciani sindaca della città, si ebbe la brillante idea di VIETARE la processione del Santo Patrono.
    Questo accadimento, la sospensione della processione di S. Matteo è durata per lunghissimi anni.
    Lo leggiamo dai resoconti e le proteste dell’allora Vescovo Primate di Salerno Monsignor Salomone( arcivescovo di Salerno dal 1857 al 1872).
    L'”ottimo”(?) Matteo Luciani, liberale dichiarò che le manifestazioni in ossequio a San Matteo ed ogni altra manifestazione religiosa pubblica erano tollerate solo……. all’interno dei loro recinti…..in quanto queste manifestazioni erano denunciate come forma di “fanatismo della Plebe” e evento retrograde che avrebbero offeso l’intelligenza dei salernitani che vedevano nel Nuovo Corso (risorgimento Italiano) la rinascita della Nazione.
    Infatti Matteo Luciani, in replica alla supplica del Arcivescovo di Salerno Mons. Salomone fatta al prefetto della nostra città, scriveva:
    “Sento il debito di manifestare alla S.V.Ill.ma che la completa separazione tra le solennità civili e religiose è un fatto ormai entrato nelle abitudini di questa popolazione, la quale da vari anni(eravamo nel 1867) è avvezza a vedere queste ultime non stendersi al di là del recinto dei templi. Questa sola considerazione basterebbe a dimostrare con quanta maturità di senno la S.V.ill.ma esprime la volontà di non voler permettere una innovazione che nel campo delle civiltà seguirebbe un regresso. Dopo ciò credo inutile accennare le eventualità che la processione per le strade potrebbe far nascere,ove un fatto qualunque mettesse in urto il fanatismo della plebe con l’indifferenza con la parte colta del Paese.”
    Tratto dal libro La Chiesa salernitana nel Risorgimento tra Rivoluzione e controrivoluzione; ed controcorrente scritto da P. C. pag.57.
    Vedere oggi tutti i politici fare la corsa dietro le Sacre Rappresentazioni, mi vien da dire ….caro “San Matteo pensaci Tu! ”
    In bocca al lupo.

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