Inquieta adolescenza!

di Rita Occidente Lupo

Un tempo indossavano i calzettoni, prima di giungere alla novità dei collant! Ora assaltano le banche per fuggire di casa! L’episodio, avvenuto recentemente in Russia, denuda una realtà minorile che sgomenta. Infatti, a tutto pronti, pur di ottenere il conseguimento d’un obiettivo che appare reale! Adolescenti inquieti, per i problemi della crescita e la conflittualità col mondo esterno o con l’altro sesso, spesso traditore di sogni e sentimenti, sempre più in preda all’isolamento o alla disperazione. Dalla rete, al reale delle pareti domestiche, un universo che non sempre i genitori colgono. O che riescono a saper far vivere ai propri figli: alcuni, addirittura ammiccanti a convivenze con stagionati partner. L’infanzia e l’adolescenza, il tempo delle mele o delle ciliegie, se queste strizzano l’occhio a qualche nota piacevole, momenti nevralgici da vivere e da saper far vivere, con tanto d’ottimismo, proiettato verso un sano futuro!

Un pensiero su “Inquieta adolescenza!

  1. Gentile Direttrice, N.D. Rita Occidente Lupo.,
    Mi permetto di aggiungere che in quel tempo remoto , nella mia età giovanile o giù di li, le donne in genere, e soprattutto le adolescenti o mature, solevano avere un contegno ed una riservatezza gran lunga da quella dei giorni attuali. Penso che fu proprio all’indomani dello sbarco degli alleati, almeno numerosissime italiane di allora sfoderarono dal loro repertorio soffuso di mille privazioni e, soprattutto di fame, per adeguarsi al mondo esterno che era molto più avanti nel già galoppante sviluppo di civiltà , di progresso e di annoveranti prodotti cosmetici e di abbigliamenti.. Fu quindi per tali ragazze una novità il collant ed altre cose beneficiarie.
    Ricordo che gli alleati, durante i loro numerosi transiti sulla nostra via nazionale, lanciavano dai loro camion in movimento su queste vie rossetti, collant , caramelle , gallette, sigarette ed altri oggetti. Pian pianino molte donne appresero e iniziarono a consumare tali prodotti. Bisogna anche dire che a quell’epoca non vi erano molte donne che possedevano qualche titolo di studio. Si può ben dire che l’ignoranza era al dir poco esuberante e quasi tutti non avevano la possibilità di superare almeno la quinta elementare. (sono uno di quelli).
    Intanto , dopo lo sbarco, il progresso galoppò freneticamente, lasciandosi indietro l’ignoranza e la miseria. Si giunse, quindi agli anni sessanta con nuova linfa di benessere e di acquisti di nuove comodità: Telefono , televisione , auto, motorini ed anche acquisti di appartamenti che a quell’epoca i prezzi erano accessibili quasi per tutti.
    ( Oggi, pur lamentandoci per un certo arretramento, dobbiamo dire che , nei confronti di tante Nazioni viviamo ancora nel “ventre della vacca”. )
    Ma tornando al discorso iniziale, dobbiamo dire che ,oggi , buona parte della gioventù si è totalmente impadronita delle cose acquisite in tanti decenni e ne fa uso a iosa , incurante di perdere quello stupendo fascino muliebre che sublima e innamora. Ma, talvolta, non si può avere “la botta piena e la moglie ubriaca”.
    (mi scuso per le mie solite “baggianate” e le porgo cordiali saluti. Alfredo Varriale

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