L’Italia dei Gattopardi

Giuseppe Lembo

Il gattopardismo è un fenomeno italiano fortemente radicato nel nostro Paese, un Paese ammalato in cui si dice e si vuol far credere di cambiare tutto, ma proprio tutto, per poi non cambiare niente. Non cambia l’Italia per il bene degli italiani; cambia gattopardescamente per il solo bene di quei poteri forti, politici e non, ma soprattutto economici; poteri speculativi e parassiti che da lunghi decenni governano, sgovernando questo nostro malcapitato Paese. Ma come si può osare tanto? Come i soliti gattopardi sono del tutto indifferenti ai mali d’Italia, un Paese sempre più ripiegato su se stesso, assolutamente anomali rispetto al resto d’Europa e del mondo che conta? Come non accorgersi delle tante sofferenze italiane? Dal lavoro che non c’è, ai giovani che si sentono esclusi dal futuro, alla crescente crisi dei valori, alle indifferenze diffuse per gli altri, al disagio crescente del proprio vivere nel quotidiano, alle povertà sempre più diffuse, è tutto uno scenario di malessere e di disagio umano da cui bisogna assolutamente uscire; tanto, per non morire; tanto per non rubare il futuro dei nostri figli. Tanto per evitare che i gattopardi di sempre, approfittando del male comune, egoisticamente fanno i loro affari, rendendo il popolo sovrano disperatamente solo ed incapace di vivere dignitosamente la propria vita, oggi stretta in un presente da difficile sopravvivenza, dove crescono le sofferenze e le paure. Le cose, già da tempo gravi, si sono ulteriormente aggravate ad opera dei tanti gattopardi dei poteri forti, che oggi da tecnici, si sono impossessati del governo del Paese, delle leve economiche, inaugurando, a danno dei più, un regime di lacrime e sangue, spremendo all’inverosimile gli italiani che non riescono più a campare e, quel che è peggio, non riescono a vedere la luce di una possibile resurrezione umana e sociale al di là del tunnel. Purtroppo l’ottimismo della ragione non ci permette di pensare positivo e di trovare ad attenderci a breve un mondo nuovo, un mondo possibile dove, soprattutto ai giovani, siano garantiti i diritti propri dell’uomo, quali il diritto alla libertà umana ed alla libertà dal bisogno, senza il quale mancano le garanzie di dignità per vivere sulla Terra. Mentre a Bruxelles si trastullano con false politiche da salva Stati, in Italia, non solo si vive nella più grande disperazione umana, ma si muore anche (cresce di giorno in giorno il suicidio di tanti, le cui ragioni sono soprattutto ragioni di Stato, ragioni di tradimento istituzionale per cui, si preferisce morire anziché vivere senza la dovuta dignità di uomini). Tagliare lo spread per salvarci. Questa è la promessa del novello messia italiano di nome Supermario, ad un Paese rattrappito, sfiduciato e privo delle energie necessarie per ripartire. Cari gattopardi italiani, risvegliatevi se ne siete capaci! Fate ripartire il Paese, dicendo verità e con azioni vere, assolutamente fuori dai trasformismi che hanno sempre caratterizzato il vostro fare individuale e d’insieme, avente sempre e solo, l’obiettivo di “fottere la gente”; di tradire la nostra brava gente che sempre ha creduto nel Paese Italia, purtroppo usato ed abusato egoisticamente per i soli e propri fini non solo di potere personale, ma delle cordate da cui in tanti dipendono. Il nostro Mario Monti è il nostro superman che agisce in piena autonomia; addirittura ritiene la concertazione un’inutile ed inopportuna perdita di tempo. Monti vuole ridurre il potere delle rappresentanze diffuse; vuole ridurre il potere in poche sedi ed in poche mani; tutto questo lo pretende, essendo l’unto del Signore, forte del suo passato di rappresentanza dei poteri forti, di cui per decenni, è stato il braccio armato e dei suoi stretti rapporti con i vertici della finanza internazionale e delle istituzioni europee. Così è e così deve essere; per essere “il divino terreno”, nessuno deve osare ostacolarne il corso. Tutti proni al suo volere di uomo tecnicamente forte, gli devono rispetto ed obbedienza. Tanto per un corso tranquillo alla politica del fare montiano; per quel che poi sarà per l’Italia e per la sua gente immalinconita e non più sognante, c’è tempo; poi si vedrà. Le decisioni possono attendere, soprattutto le decisioni che riguardano la crescita e lo sviluppo, il futuro del mondo giovanile, l’uscita dalla recessione in atto, possono trovare soluzioni nel tempo che verrà. Quel che serve subito e Monti con il suo affiatato staff ministeriale, ha dimostrato di essere un “grande” maestro (si fa per dire grande maestro) è l’obiettivo urgente di tassare gli italiani in tutto e per tutto (c’è allo studio anche la tassa sui sogni di cui non bisogna abusarne, la tassa sull’aria che si respira che va usata con rigorosa moderazione, la tassa sul mangiare poco e non ricercato, l’infame ed abusata pretesa di far crescere le attese di vita,il vivere a lungo è un grave danno per l’economia del Paese, per il suo welfare che non è possibile garantire, essendo la domanda in una situazione di crescita senza controllo). Ma che Babele è questa! Forse gli italiani pensano di avere ancora a capo del governo Silvio Berlusconi, l’uomo ed il politico che ha fatto sognare per due decenni, facendo credere a tutti che il nostro Paese era un angolo benedetto di Paradiso in Terra. Ma dopo i sogni berlusconiani, arriva l’amaro risveglio montiano che ha messo tutti di fronte alla tragica realtà terrena; di fronte alle tante miserie umane e di fronte all’urgenza di doverla smettere e subito di sognare, perché i sogni costano cari e perché l’Italia, con il padre-padrone Mario Monti, è il Paese dai sogni proibiti.