Baronissi: ascolto minori, vittime abusi sessuali, Consiglio Ministri finanzia progetto

Vittima e carnefice seduti in stanze comunicanti, separate soltanto da uno “specchio magico” (o semiriflettente) come quello usato dalle forze dell’ordine per gli interrogatori e per il riconoscimento di sospetti da parte del testimone. Il minore da una parte. Il presunto pedofilo, dall’altra, che si riflette nella vetrata mentre prova a raccontarsi, magari convincendosi a non farlo mai più. “Mai più” come il nome del progetto per il trattamento dei minori vittime di abusi sessuali e sfruttamento finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento Pari Opportunità) per 100mila euro che partirà ufficialmente a settembre dopo la sperimentazione iniziale. Ci sono tutti gli attori di quella che è una ramificata rete orizzontale sociale, con il sindaco Giovanni Moscatiello, il Piano di Zona S2, la Provincia di Salerno, il Tribunale per i Minorenni, la Procura della Repubblica, l’Asl Sa2, l’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, l’Università di Salerno, Ordine dei Medici, il Comitato Unicef, la Scuola Romana del Rorschach e la Camera dei Minori.«E’ una grande sfida per la nostra Amministrazione –sottolinea il sindaco Giovanni Moscatiello – una responsabilità che gli enti locali dovrebbero assumere per creare una vera rete socio-sanitaria orizzontale in grado di definire reali percorsi di recupero e reinserimento dei minori. Abbiamo un dovere morale da adempiere per tutelare e proteggere tanti minori vittime di violenze sessuali, ed oggi  con questo progetto innovativo la leva che abbiamo è quella di prendere per mano le vittime in un percorso di recupero e reinserimento: solo così possiamo restituire loro una vita normale».