A te che leggi dopo mezzanotte…"Se telefonando…"

Giuliana Rocci
Era sempre Mina a dettar legge in tema di canzoni. Ci pensava tornando da quell’incontro, fasciata nel suo tubino bianco, che ben evidenziava l’abbronzatura caraibica, senza omettere quei tintinnanti ninnoli d’argento civettuoli, che giocavano coi raggi del sole. Sarebbe bastata una telefonata, per evitare la debacle sentimentale. Quella telefonata che lui non aveva fatto, dopo l’ultimatum sms che gli aveva lasciato, esasperata dal suo dribblarsi. I giorni erano passati malgrado tutto ed ogni tanto che lei si era fermata, si era resa conto che dentro aveva un macigno: un esercito di ricordi con lui, che la giustiziava dello svago! Una miriade d’emozioni intatte, ancora pronte a ferirla appena si distraeva dal rinnegarlo! Ora lui, come vittima sacrificale, dinanzi a lei: l’aveva guardata interrogativo, curioso, indignato, a disagio…senza abbozzarle un sorriso, un saluto…da perfetto estraneo! Lei aveva sorvolato le sue ciocche, che rivelavano i segni del tempo! Ma non questo l’appesantiva: era spento, malgrado fingesse d’esser sempre nella sua forma smagliante. Come finito, caduto dal cavallo della vita! Lo ricordava qualche mese prima spumeggiante, un sabato mattina con lei: tutt’altra storia! Si chiedeva quale fosse l’assetto migliore da dare al suo cuore ora, che non avrebbe più sentito la sua voce ad ogni ora del giorno…avrebbe cancellato anche i suoi recapiti telefonici, che sapeva a memoria purtroppo per le migliaia di chiamate…ma ora, ne sarebbe bastata una! Riccardo cuor di Leone, avrebbe saputo che fare: ma lui, riusciva solo a strofinarsi quelle rughe di pseudo orgoglio, che gli camuffavano quell’inguaribile timidezza adolescenziale! Fingeva di sentirsi un vip e di saper sempre dominare la scena: se non altro tentava, anche sentendo la sorte ribaltata. Per lui, i fasti d’un tempo, tramontati! Il ruolo d’un tempo, spento…come il suo sguardo, annaspante certezze, scrutandola a caccia di un’unica conferma: l’amava ancora? La sua elegante noncuranza, il suo ignorarlo, gli rimadarono il paventato timore: l’aveva rimosso! Scappò via, senza neanche abbozzarle un saluto nè tenderle la mano: lui, in fondo, era sempre scappato! Non aveva mai afferrato le occasioni per essere quel che voleva apparire: ora, non riusciva a capire da quale parte afferrare la situazione per trattenerla…eppure, in altri tempi, Mina gli era stata alleata “Se telefonando”…sarebbe bastato quell’ennesimo ossequio alla Tim, come in passato, per non farlo sprofondare!