Regione: Baldi, Piano di Zona Ambito S10-Provvedimenti

L’on. Giovanni Baldi prende atto con profondo rammarico della decisione assunta nelle ultime ore dalla Giunta regionale in merito all’accorpamento del piano di Zona Ambito S10 con quello S5 di Eboli, ciò in linea con quanto propostole dall’apposita Commissione Tecnica costituita per la definizione del Piano di riallineamento degli Ambiti Sociali ai Distretti Sanitari. “Ho immediatamente sollecitato l’assessore alle Attività sociali, dott. Ermanno Russo, a riflettere sulla decisione perché ritengo che tale iniziativa sia del tutto inaccettabile- ha dichiarato il dott. Baldi- sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista politico. La fusione dei due Piani di Zona comporterà inevitabilmente un disastro dal punto di vista amministrativo e gestionale, in quanto nella loro autonomia gli Ambiti hanno in atto tutta una serie di obblighi contrattuali che riguardano il personale, i fornitori, i contratti con altri soggetti pubblici e privati, oltre alle iniziative progettuali approvate o in via di approvazione, per le quali l’amministrazione di riferimento è il Comune Capofila dell’attuale Ambito: uno su tutti è l’importante servizio di screening mammografico con l’ausilio di un Poliambulatorio mobile, attivato con risorse POR e in partenariato con l’ASL di Salerno e la Provincia di Salerno che rischierebbe di essere interrotto con grave danno economico e di immagine. La contestuale istituzione di un Ambito ex novo comporterà un consistente investimento economico, insostenibile ed impopolare, in quanto vanno acquisite infrastrutture, materiali ed immateriali, per avviare il Piano di Zona come, ad esempio, l’affitto di immobili, l’acquisto di materiali e attrezzature, la definizione di una nuova organizzazione con l’affidamento di incarichi professionali interni ed esterni, una gestione amministrativa che deve riallinearsi agli indirizzi regionali, l’adozione di atti e regolamenti, ecc. Dal punto di vista politico, la decisione risulterebbe altrettanto dannosa per l’Amministrazione regionale in quanto, nel 2006 la Regione, proprio per le peculiarità specifiche dei territori e per favorire l’efficacia della programmazione sociale, aveva ritenuto “opportune e valide” le richieste pervenute da tutti i Sindaci dell’area di istituire il Piano di Zona S 10, coincidente con il territorio dell’Alto Sele/Tanagro, già sede di due Distretti sanitari (il 104 e il 105), attualmente accorpati nell’unico DS 64 di Eboli. Altro elemento fondamentale, non trascurabile, è la Conferenza dei Sindaci del 31 gennaio 2012, svoltasi a Palomonte e che ha visto la partecipazione di tutti i Sindaci del Territorio, dei Consiglieri Regionali del salernitano tra i quali ii sottoscritto, della Provincia di Salerno nella persona dell’Assessore delegato alle Politiche Sociali e, infine, dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Provinciali, il cui esito ha visto la volontà unanime di evitare la soppressione del Piano di Zona S10, perché di soppressione si tratta. Stupisce l’atteggiamento assunto dalla Commissione di non tenere assolutamente conto della Concertazione attivata dalla Provincia di Salerno, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, che proponeva addirittura l’istituzione di un nuovo Distretto Sanitario coincidente con il territorio del Piano di Zona S 10, oltre alla possibilità, alternativa, di far coesistere due Ambiti nello stesso Distretto sanitario, cosa che la legge non vieta. L’azzeramento di un ambito funzionante a fronte dell’istituzione di un ambito nuovo risulta incomprensibile e dannoso dal punto di vista politico per la Regione Campania, con il rischio di scatenare ulteriori situazioni di conflittualità con i territori. Alla luce di tali considerazioni spero in un ripensamento della Giunta, affinché il Piano di Zona S 10 con Palomonte capofila, non venga accorpato ad altro Ambito sociale”.