Regione: Nappi, Pd prenda atto del proprio fallimento

“Grazie al grande lavoro di risanamento dei conti della Regione Campania avviato dal centrodestra e dal Presidente Caldoro, emergono ancora aspetti inquietanti della gestione Bassolino su cui l’opposizione, ed in particolare il partito democratico, farebbe bene ad aprire una serrata discussione interna”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale del gruppo federato Caldoro, Sergio Nappi. “La denuncie fatte dall’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, – spiega Nappi – sul ‘partito delle somme urgenze’ in cui sono coinvolte imprese di proprietà della consorte del consigliere del Pd Antonio Marciano, unitamente alle pesanti responsabilità dell’ex assessore ed attuale consigliere di opposizione, Corrado Gabriele, che vede a rischio trentamila sussidi e i pagamenti dell’Inps perché sono sparite le certificazione dei corsi anticrisi promossi dalla giunta Bassolino; impone – certamente – al partito democratico di assumersi le dovute responsabilità agli occhi dei cittadini campani che sono costretti a subire ancora per decenni il peso della scellerata gestione bassoliniana”.“Il centrodestra si trova a fronteggiare, all’interno della grave congiuntura economica che sta attraversando il Paese e l’Europa, la pensate crisi regionale prodotta dall’eredità di Bassolino: la crisi nella crisi. Siamo convinti per questo, che il Pd, – conclude il consigliere del gruppo Caldoro – alla luce dei nuovi fatti contestati, non abbia titoli per giudicare il governo regionale Caldoro in particolare quando è costretto ad adottare provvedimenti obbligati, che non possono che essere restrittivi e quindi impopolari, ma necessari per scongiurare il rischio default. In questa condizione di enorme difficoltà, dunque, il Pd farebbe bene ad assumere atteggiamenti improntati alla serietà e alla responsabilità piuttosto che perseverare in azioni strumentali e demagogiche”.