Salerno: Cstp, contratti solidarietà difensivi, Azienda chiama in causa Nappi

La CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., società in liquidazione, chiama in causa l’Assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, affinché si attivi per sollecitare il Ministero del Lavoro a sbloccare la procedure per l’applicazione dei contratti di solidarietà difensivi, previsti dalla legge 236/1993, sui 622 dipendenti dell’Azienda. L’entrata in vigore della procedura, formalizzata nella sede del settore Ormel – Servizio Politiche del lavoro – della Giunta regionale lo scorso 11 maggio, era prevista per il primo giugno scorso, ma è stata bloccata in extremis da una interpretazione restrittiva del Ministero del lavoro che riterrebbe inapplicabile la procedura stessa per le società poste in liquidazione. “Ad oggi – ha spiegato il Presidente del Collegio dei liquidatori Mario Santocchio dal Ministero del Lavoro non è stata fornita alcuna risposta alla richiesta di un parere formale che abbiamo inoltrato già due settimane fa. Intanto il tempo passa ed i contratti di solidarietà difensivi restano sospesi. E’ una situazione assurda e paradossale. Se il Governo, che ha già imposto i tagli al nostro settore, osteggia anche le misure di intervento che stiamo cercando di mettere in campo per risanare questa Azienda, allora davvero ci restano poche speranze. Abbiamo fatto tanto per formalizzare l’accordo con i lavoratori i quali, con grande spirito di sacrificio e responsabilità, avevano accettato la decurtazione dell’orario di lavoro per fare la loro parte, per consentire l’attuazione di quel piano di risanamento e rilancio della CSTP in cui tutti crediamo. La messa in liquidazione della nostra società non è coatta ma volontaria, pertanto la procedura dei contratti di solidarietà difensivi è applicabile, a mio avviso, anche a questa Azienda. Non abbiamo più tempo, dobbiamo avere risposte certe e rapide. Il nostro Presidente della Provincia Edmondo Cirielli ha già scritto, nei giorni scorsi, al Ministro Elsa Fornero per invocare l’ok alla procedura. Ho voluto investire del problema anche l’Assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, che si è già attivato per presentare un interpello al Ministero.”