Ritorna al Santuario l’icona della Madonna Schiavona

  di Rita Occidente Lupo

Ritorna a casa, dopo un biennio di restauro, l’icona della Madonna di Montevergine, donata al santuario benedettino nel XIII secolo dai discendenti dell’imperatore Costantino di Bisanzio. Sarà collocata il 25 giugno nell’Antica Cappella.  Secondo lo studio del 1964 di padre Giovanni Mongelli, il dipinto potrebbe essere stato realizzato dal pittore romano Pietro Cavallini, anche se più recentemente, padre Placido Mario Tropeano, direttore della Biblioteca di Montevergine, ha ipotizzato l’attribuibilità a Montano D’Arezzo, a cui la tela fu consegnata per il restauro da Caterina II di Valois. Tra fede e leggenda, l’esposizione al culto del Volto sacro, evento che richiamerà l’attenzione di migliaia di fedeli mariani. Infatti, quello del culto alla Madonna Schiavona, annovera i secoli. Un tempo le donne in cerca del fidanzato, amavano annodare cespugli, in segno di promessa che avrebbero sciolto l’anno successivo, con il futuro marito. E le verginelle, vestite di bianco, con nastro azzurro tra i capelli, si recavano a piedi al santuario, come voto per qualcuno. Tra fede e leggenda, il pellegrinaggio sempre a cuore a tanti, che oltre l’Avellinese, ascendevano al monte con spirito penitenziale. Infatti, il  Santuario, che rimanda l’austerità benedettina, immerso nel verde, sembra un’oasi di spiritualità, lontano dagli affanni terreni.