Da un rapporto della Royal Society

Salvatore Ganci

Ambiente – Nel 2011 abbiamo raggiunto i 7 miliardi di abitanti. Da qui al 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi, con un aumento pari a una Cina e un’India in più. Se non vogliamo che il nostro pianeta finisca in una spirale negativa di malattie economiche e ambientali che porteranno a un futuro ancora più inospitale, è necessario da un lato ridurre i consumi dei Paesi industrializzati e dall’altro limitare le nascite in quelli in via di sviluppo. Sono queste le raccomandazioni che arrivano dall’ultimo rapporto “People and the Planet” della britannica Royal Society.”.Questa la parte iniziale di un interessante articolo pervenutomi oggi nelle newsletters di Ulisse (http://ulisse.sissa.it/scienza7/notizia/2012/mag/Uesp120601n007/).  Un rapporto della Royal Society non è certo il rapporto di una associazione qualunque e comunque chiunque conosca quella funzione matematica che descrive gli incrementi per rapporti costanti queste cose le sa benissimo. Ciò che mi ha sempre dato una visione da Cassandra del problema (a torto o a ragione) è quel “ridurre i consumi dei paesi industrializzati”. Dopo il buon tempo, si sa, nessuno vuole certo adeguarsi al cattivo tempo. In fin dei conti l’uomo, su questi problemi globali, è rimasto profondamente egocentrato. Sarebbe da raccomandare ai “missionari” (religiosi e/o laici) che la limitazione delle nascite è l’unico reale rimedio se vogliamo esistano generazioni dopo quelle dei nostri figli e, ottimisticamente, dopo quella dei nostri nipoti. La posizione della Chiesa sarà improntata alla ragione o a una lettura più o meno aderente all’originale delle scritture? Sicuramente l’Italia è sulla via della ragione, almeno mediamente. Perché mettere in una valle di lacrime una creatura cui non si può dare nulla per una vita che sia tale? Anche con crescita negativa aspetta egualmente ai paesi occidentali l’emergenza di due miliardi di infelici in più entro 40 anni circa. Sempre che la provvida sventura evolutiva delle creature più antiche sulla terra non risolva il problema variando bruscamente quel “rapporto costante”.

 

Un pensiero su “Da un rapporto della Royal Society

  1. Raccomanderei una educazione sessuale capillare nel terzo mondo, monopolio delle missioni cattoliche. Anche buone scorte di profilattici e di pillole anticoncezionali, insegnadone il corretto uso. Si fa del bene a tante ragazze e si fa del bene a questo mondo schifoso dove stiamo terribilmente stretti e male. Meno male che il buon dio ogni tanto manda tereemoti, tsunami e centarli nucleari che emettono radiazioni. Peccato che nonostante ciò saremo 9 miliardi tra poco meno di 40 anni.
    Scusi se sono andato fuori tema. L’articolo è buono e anche l’articolo originale vale la pena di essere letto.
    Un saluto
    Joseph

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