A te che leggi dopo mezzanotte… “Sotto le stelle…!”

 Giuliana Rocci

In uno di quei pomeriggi avari di consensi, ma non privi d’emozioni, un casuale rincontro. Fatto di silenzi e d’empatie. Di sottintesi e di compiacimenti. Un’occasione speciale, seppur preziosamente rara, come quella ogni qualvolta due individui avvertono d’esser sulla stessa lunghezza d’onda…sotto lo stesso cielo, pur senza essersi mai accorti prima di fare lo stesso cammino. D’avere dentro gli stessi sogni e di guardare alle stelle nella stessa direzione. Gli stessi sapori della vita. Imperano delle simpatie così reali…che incontrandosi per la prima volta, sembra di ritrovarsi. Ed in barba ad ogni condizione, ad ogni libero arbitrio voluto, i due finiscono per prendersi per mano e continuare lo stralcio dei giorni insieme…sotto lo stesso cielo. Inevitabile quando qualcosa di magico, sprigiona adrenalina, quando a parlare non è più l’asettica ragione, ma il cuore s’impone, sbaraccando ogni logica! Una casuale stella di felicità…  artigianale, non cellophanata: tra l’imbarazzo e l’allegria; lei gliela offriva col suo sorriso di cortesia, a caparra dei suoi lunghi silenzi, dei suoi giorni macerati di lavoro, massacrati dal vuoto. Dopo qualche giorno, non era più lo stesso: ormai, lei c’era! E lui, non avrebbe mai più potuto privarsene. Le stelle: lo scintillio della felicità, alla quale non si girano mai le spalle.  Per ognuno un cielo. Ed una stella che addita il percorso.  Forse non sempre azzurra, quando il carico è pieno di ambasce e la fatica del viaggio rende incerta la meta. Ormai sapevano entrambi che non si sarebbero mai più persi…avevano impiegato una vita per trovarsi…ma il tempo, quello che sgrana lentamente i granelli della clessidra, non ha l’orologio. Affretta le lancette, quando il presente macera e le accelera quando, la felicità ala le ore!  Non avrebbero più potuto azzerare quell’intesa karmica che, scritta tra le stelle, la Via Lattea sbirciava sorridente, giocando tra reticenze e speranze, paura e felicità, illusione e realtà. Timidezza e voglia di osare, al di là di ogni steccato, temendo di lanciare il cuore oltre l’ ostacolo delle convenzioni sociali… anche in questo, strettamente simili!  Lei scardinava il precario equilibrio che lui a malapena aveva l’illusione d’aver raggiunto: ormai lui era agli sgoccioli…anni che scazzottava il cuore. Al quale aveva riservato un ruolo così ancillare nella sua esistenza, che non intendeva sentirne i palpiti! Transennato d’impegni e di lavoro, il suo reticolo esistenziale per non sentire…che la vita, riserva ad ognuno un’ultima occasione, una stella esorcizzante la solitudine! Lei, tutt’altro che sclerocardica, lui non poteva che contemplarla senza lasciarsi andare, serrando sempre più quanto provava! Temeva lei, che apparentemente libera e disinvolta, pur col cuore bucato,  si portava tutto a spasso tra la gente, tra mille volti, affossando nello zainetto di fortuna, ciò che continuava a macerarle i pensieri! Le stelle ancora una volta entravano in gioco, orientandole il corso: e stavolta lei sperava non bluffassero…non lo meritava davvero! Almeno stavolta, le sue stelle, avrebbero dovuto sorriderle… Stavolta, l’approdo, non poteva ancora spezzarle un sogno…Ancora una volta, lper lui, il suo Nord!