Divorzio Express…

di Rita Occidente Lupo

Quando finisce un amore, succede che anche il vincolo matrimoniale subisca un fermo. Almeno per molti, che non riescono più a tirare avanti il menage, avulso da integrazione delle personalità e da sentimenti, anche se con tanto di prole a carico. Si preferisce optare per un taglio deciso, per una svolta, in cerca di una stabilità da single o di una dimensione lontana da litigi d’incomunicabilità. Si finisce in tribunale, tra code interminabili, giacchè la burocrazia ci mette del suo per dilatare i tempi! Per snellire le pratiche in Messico, il “Gratta e divorzia”. Un pool d’ avvocati ha allestito un sito internet, per formulare la richiesta di separazione, semplicemente acquistando in un supermercato la carta di servizi. Poi, come una normale ricarica telefonica,  grattare, introdurre il codice sulla pagina web ed inserire i dati dei rispettivi partner. Il divorzio express funziona così, grazie ad una legge introdotta 4 anni fa, scaturita dalla constatazione che la metà dei connubi, si sfalda entro i primi due anni e gli uffici devono far fronte a 82.000 pratiche annue. Un modo per accelerare i tempi, laddove non s’intende continuare sotto lo stesso tetto, a spezzare condivisione o a condividere impegni e promesse, scambiatisi al momento del sì, non stimato eterno!           

Un pensiero su “Divorzio Express…

  1. Ho sempre trovato una pesante ingerenza della morale cattolica quella di avere assimilato le libere convivenze alle competenze di un tribunale ordinario. Un matrimonio è un “negozio giuridico” (giusto, Avvocato Cennamo?) e non vedo perché non debba prevedere dei contratti porematrimoniali vincolanti in caso di “fallimento”. Nei patti dovrebbe essere chiaramente indicato il contributo economico per i figli, che, sicuramente, sono al di sopra di ogni conflitto. Non si capisce perché l’Italia continui e persista con la logica che questo “negozio” debba essere pre-supposto sine die. E’ ipocrita, bigotto e, probabilmente contro la volontà dei contraenti. Colpa di quel mio omonimo trasteverino?

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