Scafati: Fli contro abbandono centro storico

Tra le ragioni del no al bilancio di previsione che Fli ha esposto in consiglio comunale tramite il consigliere dott. Arpaia, è stata prioritaria la presa d’atto della totale assenza di progetti e di impegni concreti che l’amministrazione intende promuovere per il rilancio economico e culturale del centro scafatese, in forte declino commerciale e attrattivo. Fli non può non raccogliere il malumore delle tante attività commerciali che da un lato si battono contro la forte e persistente crisi globale, e dall’altro contro il disinteresse dell’amministrazione comunale. Basta semplicemente fare un giro per via Cesare Battisti, Corso Nazionale e Piazza Vittorio Veneto per constatare con amarezza la continua chiusura delle attività commerciali, tra cui alcune che hanno fatto la storia di Scafati. Del resto, lo squallore che risalta in centro, grazie al degrado del canale Bottaro, in particolare nel tratto sottostante il Ponte in piazza e del tratto che attraversa via Zara non favorisce certo un’immagine di città che prova a rivitalizzarsi. E nulla c’entra la bonifica del Sarno con la spazzatura, le erbacce, i topi e il fetore che oramai sono da cornice al centro città. Fin quando può essere tollerata una simile immagine dello storico ponte? Per ripulirlo da immondizia ed erbacce restituendo quantomeno un minimo di tutela alla salute ai cittadini occorre mica un intervento del commissariamento? E se pure fosse, perché non ci risultano forti pressioni in tal senso? Come si può tollerare che il cuore di una città possa essere costantemente a rischio salute, oltre che paesaggistico e ambientale? A differenza di quello che l’amministrazione sta facendo per alcune periferie, il centro storico scafatese è lasciato a se stesso, all’incuria dei vandali e della microcriminalità. Eppure è qui che si potrebbe e dovrebbe ripartire per un vero rilancio economico della città, tramite un serio progetto che possa mettere in moto l’economia passando per l’aggregazione e l’interesse turistico verso il centro. A differenza dei tanti Paesi limitrofi, che hanno saputo ridare linfa al loro cuore cittadino, Scafati si presenta come una città dormitorio, isolata, spenta e decadente. Ci siamo chiesti a che può servire una fioriera o una panchina in più, o un po d’asfalto nuovo, quando con la sera la città sembra essere avvolta in un coprifuoco? E’ una tristezza vedere come i giovani scafatesi puntualmente nel fine settimana lasciano la città per approdare nei vicini comuni. Addirittura dal Più Europa è scomparso il recupero dei Vetrai.  Scafati cambia, ma non cresce. Non si può pensare solo alle opere di urbanizzazione tralasciando lo sviluppo e la crescita, nonché la tutela delle risorse economiche presenti sul territorio. Troppi appalti, troppi bandi, e nulla che possa avere un rendiconto fattivo e concreto per il territorio.e il cittadino. Ed è per questi motivi che Fli ha già avviato una serie di incontri con i commercianti ed i residenti del centro, e al più presto presenterà loro e alla città il proprio progetto di recupero e rilancio “Vivi Scafati”.