Bracigliano: amministrative, chi vincerà? Misteri… elettorali!

Rita Occidente Lupo

Nessuna Pasqua di Resurrezione, senza Venerdì Santo. E Bracigliano, ammantato da antiche radici religiose, lo sa bene. Infatti, il Comune a ridosso dell’Agro-Nocerino-Sarnese, confinante con la valle dell’Irno, s’è ritrovato a ricordare la passione di Cristo, nel segno della tradizione, che rimanda ai Misteri d’un tempo. A quelle usanze, che rischiano d’essere attutite da nuove forme di partecipazione anche religiosa, al triduo pasquale. E, come avviene nei piccoli circuiti urbani, laddove la festa è l’occasione anche di trascinare in strada, chi opta spesso per la dimensione domestica, nella quotidianità, specialmente se la primavera sorride agli abiti più leggeri ed il sole, scherza con le nubi di troppo, anche Bracigliano s’è ritrovata tra tanti volti amicali ed il gossip, che puntuale in cartellone, non registra assenze, quando è la massa a vivere gli eventi. Anche e soprattutto momenti clou, come quello attuale, che traghettano gossip ed indiscrezioni.Infatti, le urne amministrative, a maggio, consegneranno la prima poltrona comunale o all‘ex senatore Gianni Iuliano, già sindaco per due mandati della collettività o allo sfidante Antonio Rescigno, già presidente della Comunità Montana zona Irno ed a capo dell’opposizione comunale uscente. Entrambi, tra un’ala di consensi, ad andare su e giù tra i volti di sempre. Tra manifesti con liste, senza faccioni stavolta, in quanto in paese ci si conosce tutti. Soprattutto quando si hanno le radici nella realtà, che ha registrato i primi  passi e le prime attese anche politiche. Per entrambi gli sfidanti, la partita aperta dunque. E, come avviene in tali circostanze, dimidiati i simpatizzanti. Unito il paese, ” fuori ricorrenza”, quando cioè, non ci sono ruoli da occupare, posizioni da assestare, ma scissi quando poi è da eleggere, chi della propria collettività, ne debba guidare le sorti. Il polso della situazione, piuttosto incerto quando, a proprio attivo, credibilità ed affetto, borsino unanimamente consenziente. E così, su e giù per le strade di Bracigliano, tra la squadra in lista ed i possibili sostenitori: tra quelli che fino all’ultimo, limano le proprie scelte e chi tenta sullo starter di posizionarsi per il proprio opportunismo. Ma questo, lo sanno bene sia Iuliano che Rescigno. Se per il primo, infatti, le competizioni, maratone elettorali, alle quali con copiosi consensi, non s’è finora sottratto negli appuntamenti, non solo nazionali della poltiica di casa nostra, per Rescigno ugualmente lo scatto verso Palazzo di Città, non lo trova impreparato. C’è chi pensa che non ci sia due, senza tre, riferendosi alle due precedenti tentate escalation di Rescigno, per ottenere la fascia tricolore, che stavolta gli dovrebbe arridere, in nome di quella “Svolta”, che intenderebbe imprimere alla stasi amministrativa imperante dai due mandati retti dall’uscente Ferdinando Albano. E chi dice che Iuliano, resta un pezzo da 90, in quanto a vis politica e che pescherebbe anche nel voto aggiunto, in quel bacino d’opinione, per le cariche istituzionali ricoperte. Davvero la sorte sarebbe al momento incerta su chi dei due Sindaco dopo il 7 maggio. I programmi sia della lista 1, capeggiata da Iuliano, che della 2, con Rescigno, accattivanti per l’ampio spazio alle problematiche sociali ed agl’interventi. Tra i quali Palazzo De Simone, ancora al palo delle attese. Come per le politiche sociali, in favore delle fasce deboli. Per non parlare dell’ambiente, che se per Rescigno transita giocoforza per il ridisegno anche del Puc e per i Pip, per Iuliano non da meno tira in causa la salute pubblica, incentivando anche il problema rifiuti. “Se Bracigliano intende davvero tendere allo sviluppo- ha commentato Rescigno tra una stretta di mano e l’altra- deve guardare al futuro, tenendo presente che specialmente questo, è affidato ai giovani in lista con noi. Tra le mie priorità, da Sindaco? L’abbellimento urbano! Nel caso di sconfitta, continuerei a dare il meglio del mio impegno, con una tenace opposizione, come negli scorsi anni!” Tra colpi di fioretto e discrezione, pare che Rescigno non scenda certamente nell’agone della litigiosità nè che intenda agguerrirsi oltre misura nella competizione.”Saranno gli elettori a scegliere liberamente chi vorranno come Sindaco, se me o Iuliano! Sono ben in grado di guardare la realtà che sotto gli occhi di tutti, rivela le falle del paese ogni giorno!” Con Iuliano, che non ha mai visto la competizione come occasione di primogenitura, se non leale sfida, per un traguardo da raggiungere, ugualmente il tono disteso, senza recriminare sul latte versato nè tantomeno demonizzare idee e programmi altrui. “MI rendo conto che le esangui casse comunali- ha stigmatizzato- richiedono un enorme sforzo per il riassetto. Pertanto, come amministrazione, c’impegneremo a rinunciare all’indennità pubblica prevista. Questo soltanto uno dei tanti segnali che intendiamo dare, per attestare ancora una volta che il nostro vuol essere un servizio alla collettività, senza imposizioni di sorta. Proprio perchè i giovani, costituiscono la ricchezza del nostro territorio non solo ideativa e la loro crescita, un importante impegno per la collettività, le nostre politiche a favore anche delle premesse occupazionali, al fine d’arginare il massiccio esodo, che ancora mutila il paese. Con l’amore di sempre, per il mio paese d’origine, disponibilità incondizionata nel contribuire alla crescita contemporanea, con l’esperienza politica maturata in lunghi anni di amministratore pubblico!”

Un pensiero su “Bracigliano: amministrative, chi vincerà? Misteri… elettorali!

  1. Il mio meraviglioso Bracigliano, gattopardesca comunità in cui tutto cambia affinchè tutto rimanga com’è. Iuliano o Rescigno? Consorterie di familismo amorale che mercanteggiano voti a suon di vane promesse ad esclusivo danno di una comunità sempre più bisognosa e per questo sempre più schiava. Altro che Gossip bensì una triste “miniatura” della nostra povera Italia… mi sarebbe piaciuto leggere questo e non una “lisciata di pelo” ai Vassalli che da sempre stringono il giogo al collo della gente.

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