III giornata sicurezza, Federarchitetti Campania: “Più rappresentanza al ruolo del libero professionista”
Un appello alle istituzioni, regionali e locali, affinché il ruolo del libero professionista sia adeguatamente rappresentato all’interno di tutti gli organismi preposti alla formazione dei lavoratori ed alla regolamentazione dei problemi della sicurezza. Questa la proposta avanzata in occasione della Terza Giornata Nazionale per la sicurezza nei cantieri organizzata il 30 marzo a Napoli, presso il centro congressi Partenope, da Federarchitetti Regione Campania. Lo stesso appuntamento si è tenuto in contemporanea nelle città di Milano, Roma e Catania. “Siamo noi liberi professionisti ad attuare le norme sulla salvaguardia dei lavoratori. Ecco perché chiediamo di valorizzare il ruolo del coordinatore della sicurezza, quindi del professionista, all’interno di tutte le istituzioni e gli enti in cui si decide in materia di sicurezza”, dichiara Stefano Meo, presidente di Federarchitetti Avellino e vice presidente Federarchitetti area Sud Italia, nel corso del convegno pomeridiano che si è svolto alla presenza di illustri rappresentanti di istituzioni, enti, sindacati, associazioni ed ordini professionali. Il momento convegnistico è preceduto da una sessione formativa mattutina coordinata dall’architetto Pasquale Iaselli, presidente di Federarchitetti Caserta. “Per Federarchitetti la prevenzione degli infortuni nei cantieri ha bisogno di qualificata professionalità del coordinatore e condizioni che consentano serenità di azione. Il coordinatore deve assumere il profilo di “certificatore della sicurezza del cantiere”, qualificandosi come soggetto terzo, indipendente e libero. Per attuare serene condizioni di lavoro è necessario individuare criteri di congruità e soglie di anomalia nei compensi e nelle retribuzioni, spia di un’alterazione nei rapporti tra gli attori della prevenzione, così come già avviene per le imprese con le procedure di controllo negli appalti pubblici, e per i lavoratori con le certificazioni sul rispetto delle condizioni di contratto collettivo nazionale e sul versamento dei contributi previdenziali”, aggiunge Iaselli. Altro aspetto al centro della giornata, la mancanza di formazione degli operai stranieri, che è alla base di molti infortuni. A riguardo, Federarchitetti propone un progetto pilota di formazione, da gestire in collaborazione con le ambasciate competenti, destinato agli immigrati che cercano lavoro in edilizia. Troppo spesso, infatti, gli operai non conoscono né la lingua né le regole della sicurezza. Per raccontare il complesso rapporto tra il professionista in cantiere e gli operai stranieri, Federarchitetti presenta “C’era un rumeno a Roma”, video prodotto dal sindacato, che racconta il problema della sicurezza in edilizia mettendo sullo stesso piano lo sguardo del coordinatore della sicurezza e quello del lavoratore immigrato. Al video ha collaborato anche l’Anmil, che ha messo a disposizione una serie di immagini di forte impatto emotivo. Ad apertura dei lavori pomeridiani intervengono Marco Ciannella, presidente Confedertecnica Regione Campania, Paolo Pisciotta, consigliere nazionale Ordine degli Architetti P.P.C., Francesco Paolo Capone, delegato dal Consiglio nazionale Ordine degli Ingegneri. Dai rappresentanti del mondo delle professioni l’invito a non discernere in tema di sicurezza tra chi realizza e chi progetta: “Una buona realizzazione è legata a una buona progettazione. La sicurezza non ha prezzo e non può essere messa a ribasso: occorre tutelare il diritto all’equo compenso”, spiegano. A seguire, l’onorevole Marcello Taglialatela, assessore all’Urbanistica della Regione Campania, sottolinea il momento di difficoltà e crisi e gli impegni che la Regione sta comunque realizzando affinché si realizzino le condizioni per avere aperti i cantieri. A portare il suo contributo è poi Nicola Agosta, direttore regionale Ispettorato del Lavoro, che parla di dati significativi: i servizi ispettivi impegnano circa il 34 per cento della propria attività verso i cantieri edili. Su 4450, 2612 sono irregolari. E proprio il lavoro irregolare e nero produce infortuni sul lavoro. In primis per le cadute dall’alto: su 2500 violazioni coprono il 26 per cento. Molto colpiti sono soprattutto gli stranieri. “La crisi – ammonisce Agosta – non deve portare a risparmiare sulla sicurezza. Per evitare questo rischio occorre lavorare in sinergia. Ma occorre il coordinamento degli organi preposti”. In sala l’Ance Campania. Per il presidente Nunziante Coraggio: “Ogni infortunio evitato è un successo sociale ed economico. L’imprenditore che non fa sicurezza dunque non sa fare impresa. Ma spesso questo non lo sa. Nel cantiere tutto è più difficile. L’organizzazione è più complessa e si è più esposti ad infortunio. Ma questo è un fatto culturale. E su questo dobbiamo intervenire. Noi dal canto nostro continuiamo a credere in questo ed investiamo il nostro impegno”. A portare in alto la bandiera della sicurezza sono anche Giovanni D’Ambrosio – Segretario Regionale Filca Cisl e Giovanni Sannino – Segretario Regionale Fillea Cgil, e Raffaele Ievolella – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro. “Per inculcare la cultura della sicurezza occorre partire dalle scuole”, rimarca D’Ambrosio per Filca Cisl. Apprezza l’interesse della Federarchitetti anche l’Anmil. Che invita ad introdurre come materia scolastica l’argomento: “E’ nostra intenzione collaborare in maniera sempre più sinergica con Federarchitetti per altre future iniziative”, spiega Ievolella. Assenti per concomitanti impegni, Emidio Silenzi, direttore regionale Inail, e Luigi Ciancio – Segretario Regionale Feneal Uil, che, condividendo l’iniziativa, portano i loro saluti al tavolo. L’onorevole Severino Nappi – Assessore Lavoro Regione Campania, comunica l’impossibilità di poter prendere parte all’iniziativa per sopraggiunti impegni istituzionali, certo della presenza in sala della Regione Campania, plaudendo all’iniziativa e sottolineando la disponibilità ad intavolare discussioni sull’argomento in materia di lavoro. Le conclusioni sono affidate ad Edoardo Cosenza – Assessore Lavori Pubblici Regione Campania, con delega del presidente della Regione Campania, onorevole Stefano Caldoro. “Siamo disponibili ad accompagnare con protocolli questi ed altri campi di intervento come la legalità e la semplificazione amministrativa. Troveremo il modo, insieme alle parti sociali, per portare avanti istanze giuste e corrette per attuare riforme legislative di correzione del sistema sicurezza. Stiamo lavorando per attuare le attese aperture dei cantieri per ridare slancio all’economia stagnante, mettendo in campo tutte le energie – spesso con grande spirito di intraprendenza – per poter utilizzare le poche risorse economiche direttamente e senza intoppi”. La sessione formativa viene incentrata su argomenti di grande attualità: Piani di sicurezza alla luce del Nuovo Regolamento Lavori Pubblici, a cura degli ingegneri Fulvio ed Ennio Campagnuolo; Formazione negli studi professionali, a cura dell’architetto Nazzareno Iarrusso (Fondo Professioni); Responsabilità nell’attività di coordinamento della sicurezza e corretta redazione del Piano, a cura dell’ingegnere Renato Pingue, Direttore Ispettorato del Lavoro di Napoli e Docente Università Federico II e SUN Scuola di Alta Formazione per la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro. Esposti anche esempi concreti di attività di coordinamento della sicurezza in cantieri complessi, prendendo in esame il caso del Fronte del Mare di Salerno. Nel corso della sessione viene proiettato il cortometraggio “Non ne valeva la pena” realizzato da Federarchitetti. Per Federarchitetti l’impegno a rendere più sicuro il lavoro in cantiere significa migliorare la cultura del nostro paese. Ecco perché il sindacato dei professionisti intende replicare l’iniziativa ogni anno, mettendo al centro del dibattito il ruolo del coordinatore della sicurezza, affinché si instauri tra gli attori della produzione edilizia quella cultura della sicurezza che produce la diminuzione delle cause di infortuni sul lavoro.