Alcune riflessioni sull’amore nell’ottica di Rollo May

Giovanna Rezzoagli

Secondo Rollo May, esistono tanti tipi di amore, esistono tante forme di amore. Esiste l’amore romantico, quello passionale, quello platonico, quello razionalizzato, quello sconsiderato, potremmo continuare l’infinito. Ma cos’è l’amore? Per alcuni studiosi, prevalentemente antropologi, è una strategia evolutiva vincente, il legame emotivo che lega un uomo ed una donna indipendentemente da fini procreativi, proprio con lo scopo di garantire ai figli le cure genitoriali il più a lungo possibile. Per altri l’amore è un fattore puramente biologico, una combinazione di stimoli elettrochimici e conseguenti risposte fisiologiche. Per gli studiosi della psiche è un fenomeno intenso, suscettibile di condizionamenti inconsci, un elemento fondante dell’equilibrio bio-psico-sociale. Noi tutti sperimentiamo diverse forme di amore nella vita, ma non sappiamo che esistono poi forme di amore sano e di amore malato, aggiungo che non sappiamo che esistono forme di amore e di affetti che chiamiamo amore, ma che amore non sono. Molto prosaicamente, possiamo chiederci: va bene, tante chiacchiere, teorie, parole che suonano bene, ma questo amore cos’è? La risposta la custodiamo nello scrigno chiuso a chiave del nostro cuore. Ognuno di noi matura esperienze di amore diverse, per cui ciò che io come persona reputo essere amore, è la mia risposta, non è assolutamente detto che tale risposta valga per altri. Potremmo a questo punto domandarci: allora l’amore è relativo? Ebbene sì, a parere mio, l’amore è relativo a chi lo vive, a ciò che sente, nel contesto in cui prova questa emozione, perché se proprio vogliamo configurare l’amore chiamiamolo emozione. Sono molti coloro che giungono ad affermare “Ti amerò per sempre” perché diffuso è il desiderio, vagamente irrazionale, di essere innamorati “per sempre”. E’ amore questo? Sicuramente è presunzione allo stato puro. E’ calcolo razionale, è una fantasia schizoide. E’ amore? Forse. L’innamorato vive una condizione di straniamento molto coinvolgente, che non dura certo per sempre. Colui/ colei che ama vive una condizione fatta di gioia e dolore, di momenti luminosi come il sole e bui come l’abisso, di cuori e stelline ma anche di rose tutte spine. Eppure è ciò che desidera, che vuole con la ragione e con l’irrazionalità. Chi ti amerà per sempre è colui/colei che ti amerà per come sei, non per come vorrebbe che tu fossi, che ti amerà per ciò che sei, non per ciò che potresti essere, per cosa riesci a portare in dono di te stesso, non per ciò che vorrebbe ricevere di e da te. Chi ti amerà per sempre non penserà troppo al futuro, si godrà il presente, cullando il sogno che il futuro diventi presente. Chi ti amerà per sempre sarà colui/colei che ti amerà oggi, domani, dopodomani…per sempre. Relativizzare il concetto di amore, ripulendolo dagli specchi attraverso i quali le persone intravedono i riflessi di ciò che credono, o vogliono fortemente credere, essere amore, è un compito molto difficile, ma è il punto di partenza per far nascere un sentimento autentico.

3 pensieri su “Alcune riflessioni sull’amore nell’ottica di Rollo May

  1. Lei , gentile dr Giovanna, ci propone un cuore sulla vastità del mare, come dire , un mare d’amore nato dal cuore. Certo, l’amore è infinito e capace di attraversare gli oceani senza che esso venga intaccato dal rumore delle furenti onde. L’amore , secondo me , varca i confini del mondo senza perdersi nel nulla dello spazio. L’amore, quello vero , non certo fisico, tende a purificare l’anima della persona perché, a mio avviso, l’amore è anche un senso di altruismo e di felicità che riflette fortemente la mente. L’amore , quindi, può nascere anche per esigenze della mente che non riesce a fare a meno di amare una persona , una cosa o un’animale, oppure un credo religioso. Ricordo che da ragazzo avevo due piccoli pappagalli che avevo bene ammaestrati e che avendo lasciato le finestre aperte, presero il loro volo. Io piansi per la perdita. Secondo Lei, questo non è amore?
    Mi fermo qui per non combinare altri pasticci…
    Cordialità, Alfredo

  2. Viste le tante (troppe) definizioni, si possono rovesciare i termini del problema. Sappiamo approssimativamente cos’è l’amore e andiamo a ricercarne l’elemento comune.

  3. Carissimo Alfredo, io credo che ciò da Lei descritto sia davvero amore, qualunque definizione ad esso si voglia dare. In ciò ha ragione Corinna quando sostiene che forse si chiama genericamente amore ciò che ha un’unica radice emozionale-affettiva. Ad ognuno le proprie riflessioni, un’unica risposta non credo esista.
    Cordialmente
    Giovanna Rezzoagli Ganci

I commenti sono chiusi.