Mganga, dottore
Un dottore è sempre un dottore, direbbe qualcuno. Ma quando vai in Africa, ti accorgi che è qualcuno di importante, che può, non solo salvarti la vita, ma metterti in contatto con qualcosa che tu non conosci. Per noi, è qualcuno a cui diciamo i sintomi, diciamo che non stiamo bene. Lui ci visita, ci prescrive delle medicine o delle visite specialistiche. Poi aspetta i risultati e cerca di guarirci. Poi tutto è finito o quasi, fino alla prossima. Invece nella terra africana, c’è qualcosa di più. Certo quello con il camice bianco fa tanto Europa, qualcuno che viene da un mondo lontano, che forse sa tante cose, ma…in molti casi è più interessato a quello che gli puoi dare che quello che lui ti può dare. In vece il “mganga” dottore tradizionale, cerca di guarire prima di tutto il tuo spirito. Ti ascolta, si interessa alla tua vita. Certo anche lui chiede qualcosa, ma è diverso. Vedendolo ti fai tante domande su chi è e da dove ha preso quella scienza. Spesso è qualcosa che si trasmette da padre in figlio o è un patrimonio di famiglia. Il suo “ambulatorio” è molto semplice. Forse c’è qualcosa alle pareti che ti potrebbe far sorridere, ma tutto fa parte dell’atmosfera. Chi entra da lui, capisce che arriva in un mondo particolare. No c’è paura, ma rispetto, quasi fosse un luogo sacro. Naturalmente, tra loro non mancano anche gli imbroglioni, quelli che approfittano di te. Ma, generalmente, chi lo fa, mette a disposizione la sua conoscenza per guarire l’ammalato. Spesso usa delle medicine tradizionali, con le erbe. Ti dà dei consigli di buon senso. Insomma cerca di mettere in pace prima il tuo spirito, così che il tuo corpo guarirà di conseguenza. E’ una persona semplice, ma che tutti conoscono per la sua competenza e la sua dedizione agli altri. Purtroppo, sono arrivati i cosiddetti “dottori in camice bianco” che, oltre a operare negli ospedali, si creano degli ambulatori privati nella propria casa, solo per arrotondare il bilancio giornaliero. La guarigione non è assicurata, anzi spesso accade il contrario. L’importante è pagare, poi se il paziente guarisce è meglio, così farà buona pubblicità. Le medicine (non si sa mai cosa c’è dentro) vengono dall’estero. Molte volte già scadute o fuori commercio. Non fa niente. Quando si è ammalati, si cerca in tutti i modi di guarire e chi ti promette la salute, fa molti affari. C’è qualcuno, molto ingegnoso, che produce le medicine in proprio. Cosa ci sia dentro, è molto complicato saperlo. L’importante per lui è che ci creda chi le acquista. Poi, se va male, è sempre colpa del paziente che non ha ben eseguito i consigli del medico. Un’ultima cosa, che è successa anche a me. Quando vai in qualche ospedale, ti conviene portare il materiale di medicazione. Non si sa mai. Quello che verrebbe usato con te, è già stato utilizzato per altri. Tanto nessuno se ne accorge. Così pure,se vieni ricoverato, dovrai farti portare da mangiare da casa, perché non c’è l’assistenza medica che garantisce un minimo di accoglienza per il malato. Ognuno fa come può. E chi è più forte, chi sa come guarire, te lo fa pesare e tu…prega Dio di tornare a casa sano e salvo….