Sicignano degli Alburni: week end e non solo sulla bici ferroviaria

La ferrovia dismessa Sicignano-Lagonegro, nel tratto Galdo-Castelluccio, 2,5 km, diventa una ferrovia turistica. Da oggi, fino al prossimo 3 maggio, Rete ferrovie ha autorizzato il Comune di Sicignano degli Alburni all’uso della bici ferroviaria, unico esemplare in Italia, lungo quel tratto di strada ferrata, bici concessa in comodato da un’associazione di Cuneo, gli Amici della Ferrovia turistica della Valle Maira e del suo presidente, Gin Piero Fissore. Dopo il grande successo di domenica scorsa, con gli associati del Cai di Salerno giungi per un’escursione a Sicignano, i primi ad essersi dilettati a pedalare sui binari, nelle gallerie e sui ponti, questa possibilità sarà data a quanti vorranno. E sarà l’associazione La Ginestra, tutti ragazzi di Castelluccio, già addestrati all’uso della bici, a gestire questo mezzo: 3385449949 oppure 3348170588 sono i riferimenti per le prenotazioni. Ed in bici potranno andare anche le persone con disabilità, grazie al personale che l’associazione mette a disposizione per garantire la sicurezza di tutti. Binari chiusi da 25 anni. Nel 25esimo anniversario della chiusura del tratto ferroviario, Sicignano riapre, a fini turistici, un piccolo tratto di 2,5 chilometri. Un segnale forte per un patrimonio enorme che comunque è e resta la strada ferrata. Un’operazione di marketing importante per il territorio, che ha avuto nel Cai di Salerno e nel suo presidente, Antonello Sica, l’ideatore di tutto, colui che ha ricercato e scovato questa bicicletta ferroviaria esistente solo a Cuneo, ma molto usata in Francia, dove costituisce un elemento forte di sviluppo turistico per tanti territori. “Ci sono patrimoni enormi da valorizzare, come questa ferrovia inserita in un habitat meraviglioso – dice il presidente Sica – Abbiamo colto un’occasione unica in Italia, nel meridione in particolare, e ci auguriamo possa dare buoni frutti per il futuro”.  Sei posti in bicicletta La bicicletta ha sei posti, due pedalano e quattro si godono paesaggio e buon’aria. E magari si scambiano il posto lungo i binari. Sosta necessaria, per la vista mozzafiato, è u uno dei ponti lungo la tratta. Quindi, scarponi, zaini e lampadine per tutti e via lungo questi binari per un’ora di incredibili visioni. “Agli amici del Cai e alle Ferrovie va il nostro ringraziamento – dice il sindaco, Alfonso Amato – Ci hanno fornito un’occasione straordinaria per far conoscere il nostro territorio e per riutilizzare quel tratto di binari in disuso, entusiasmando tutti, comprese le associazioni di Sicignano che hanno dato subito la loro adesione per organizzare un programma di eventi durante il periodo  in cui la bici rimarrà qui. Ma ci stiamo già adoperando perché quel modello possa essere riprodotto e resti a disposizione anche in futuro”.

Un pensiero su “Sicignano degli Alburni: week end e non solo sulla bici ferroviaria

  1. Il Sindaco di SICIGNANO, nel cui territorio sono comprese le fermate di GALDO e CASTELLUCCIO, è gistamente entusiasta dell’iniziativa, visto che i9 suoi concittaddini possono servirsi,da csempre, dela STAZIONE di SICIGNANO, sulla linea Battipaglia-POTENZA. Il problema rigurda i cittadini del VALLO di DIANO che NON hanno nulla da”festeggiare”, visto che hanno usufruito del TRENO solo per 99 anni dal 1888 al 1987(1 APRILE), per poi precipitare nell’epoca buia degli degli autobus con velocità massima di 100 km/ora,in autostrada, sui quali NON possono viaggiare i DISABILI.Devono accontertarsi di salire a SICIGNANO sul modernissimo MINUETTO,carrozzato Giugiaro, vel.max 130 km/ora (Diesel), e 160km/ora (Elettrico), con toilette per DISABILI, senza barriere architettoniche,prese per computer,ecc… La BICICLETTA FERROVIARIA è una cosa che NON li riguarda, anzi crea ulteriore rabbia e disperazione.

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