I frutti dell’aria buona (Redentoristi)

Padre Oliviero Ferro

Dice la Storia che sant’Alfonso venne mandato da Napoli a prendere un po’ di aria buona a Scala (sopra Amalfi). Aveva bisogno di riprendere le forze e lassù rimase molto meravigliato di vedere persone semplici (caprai e pecorai) abbandonate. Allora si decise di lasciare definitivamente la grande città per stabilirsi lassù. Era il 9 novembre 1732, quando il nostro santo fondò la Congregazione del SS.Salvatore (era la festa della dedicazione della basilica lateranense a Roma). Ma il nome venne cambiato nel 1749 in quello del SS.Redentore. L’avventura spirituale di sant’Alfonso de Liguori nasce proprio da lì, da quella necessità di respirare aria buona. Lui era nato nel 1696 e morì nel 1787. Ai suoi compagni diede come programma l’evangelizzazione per i più abbandonati (sia spiritualmente che materialmente). Come di solito succede nella vita dei santi, ci sono degli incontri speciali. Insieme a lui, hanno condiviso la medesima passione: san Gerardo Maiella e il beato Gennaro Sarnelli (figlio del barone Sarnelli che ospiterà a Ciorani la prima comunità redentorista). I Redentoristi, così si chiameranno i suoi discepoli, sono dei missionari itineranti, lavorano nelle parrocchie e nei paesi di missione. Sono all’incirca 5000, sparsi in tutti i 5 Continenti e naturalmente anche qui in Italia. In Diocesi di Salerno, sono presenti a Ciorani di Mercato San Severino. Oltre a seguire la parrocchia e i paesi dei dintorni, hanno il noviziato dell’Italia Meridionale, cercano di animare i giovani(sia con gli oratori, che con lo Sport e altre attività. Molto importante è la festa del beato Sarnelli). Sono disponibili per esperienze di evangelizzazione e nella loro casa c’è la possibilità di fare gli esercizi spirituali (30 stanze per i partecipanti). Tra i loro progetti, c’è quello di aiutare i giovani a lavorare insieme e soprattutto, di preparare un itinerario-percorso museale su sant’Alfonso (qui visse 13 anni). Molto interessante la visita ai ricordi (la sua cella, il luogo dove faceva penitenza,gli oggetti e i libri che ha scritto). Naturalmente ci sono anche le tracce della presenza del beato Sarnelli(a Ciorani era nato e aveva invitato il santo a fondare la prima casa della congregazione).